Agosto ha portato con se continui e costanti rincari del prezzo del gas e dell’elettricità, osserviamo i dati

Il costo del gas nel nostro continente ha subito dei severi rincari nel corso del mese in corso, nello specifico, ad Amsterdam, sede di riferimento per il mercato di gas naturale in Europa, ha raggiunto quota 44 euro per ogni megawatt/ora. L’aumento in questione, stando agli statisti, risulta essere addirittura del 60% rispetto alle cifre di inizio agosto, davvero incredibile. Stando agli addetti ai lavori questi aumenti sono dovuti ai possibili scioperi che si avranno in Australia, paese che fornisce al nostro continente circa il 10% del gas totale da noi utilizzato. Nel 2022, infatti dopo i terribili eventi bellici occorsi tra Ucraina e Russia, moltissimi paesi europei si sono affidati all’Australia per compensare i sempre più scarsi flussi provenienti dalla Russia.

Sebbene i costi della risorsa in questione non siano ancora sui livelli della scorsa estate, quando cioè il rialzo risultava insostenibile, il costo del gas per megawatt/ora è chiaramente al di sopra della media degli ultimi dieci anni, ed i consumatori potranno sicuramente notare questo disagio già a partire dalla prossima bolletta del gas. Gli scioperi in Australia sono indetti per il due settembre, ma se gli accordi tra i lavoratori, i sindacati locali, e le aziende, non fossero fruttuosi, potrebbero protrarsi, complicando ancora di più la situazione. Nonostante l’Australia sia solo un partner minore in questo settore, trainato dal Qatar e dagli Stati Uniti, principali fornitori di gas per l’Europa, i costi tenderanno comunque ad innalzarsi.

Fotografia di un classico fornello a gas
Fotografia di un classico fornello a gas-Pixabay-pexels.com

I rincari osservabili nella settimana 14-20 dell’energia elettrica

Analizzando i dati della settimana che va dal 14 al 20 Agosto, gli esperti hanno notato un incredibile aumento che corrisponde addirittura al 10% rispetto alla settimana precedente, quella che va dal 7 al 13 agosto. Il 10% di cui stiamo discutendo ha fatto oscillare vertiginosamente i prezzi dell’elettricità, che oggi, mediamente, viene pagata oltre i 100 euro per megawatt/ora. Analizzando la situazione nel nostro paese si nota un incremento variabile a seconda della regione che si prende in considerazione, il Nord presenta un prezzo medio pari a circa 105 euro per ogni MwH, mentre in Sicilia la cifra supera i 120 euro. Ricordiamo inoltre ai lettori che sempre, durante i mesi estivi, l’aumento dei prezzi è quasi normale, scontato, a causa dei condizionatori accesi, cruciali in realtà per “sopravvivere” a temperature sempre più infernali. 
Classica lampadina che funziona con la corrente elettrica
Classica lampadina che funziona con la corrente elettrica-Pixabay-pexels.com

Gli aumenti nelle singole regioni

Analizziamo ora nello specifico, caso per caso, la “situazione prezzi” delle nostre regioni. La regione che nel 2023 paga di più per luce e gas è il Veneto, con quasi 2950 euro, seguito da Calabria e Campania con rispettivamente 2930 e 2927 euro. Queste, sia chiaro, sono le cifre per quanto riguarda il mercato tutelato. Rispetto ai mesi precedenti al conflitto la spesa annua risulta più che raddoppiata.

Analizzando il mercato libero, invece, con il cliente che sceglie liberamente un proprio fornitore di luce e gas tramite un contratto privato, la spesa risulta leggermente inferiore. Al primo posto in questo caso posizioniamo la Calabria, con 2350 euro, seguono il Veneto e la Campania con 2337 e 2323 euro. Nonostante le cifre inferiori rispetto al mercato tutelato, anche in questo caso si nota un aumento evidente rispetto al 2021 che ammonta a circa 1000 euro.la spesa annua è di 2.297 euro all’anno: qui la Lombardia è superata da Calabria (2.352 euro), Veneto (2.337 euro), Campania (2.323 euro) e Friuli Venezia Giulia (2.298 euro). L’aumento rispetto al 2021, in Lombardia, sul mercato libero è dell’83%: due anni fa, infatti, si spendevano 1.255 euro all’anno).

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