Gli scienziati di tutto il mondo, lo sappiamo, sono sempre alla ricerca di metodi utili per immagazzinare energia rinnovabile, e sembra che degli studiosi del famoso MIT “Massachusetts Institute of Technology”, siano riusciti in tale intento. Nello specifico, i ricercatori, hanno trovato un brillante modo per trasformare il comune cemento in un vero e proprio condensatore. Stando ai primi studi, infatti, questa scoperta potrebbe cambiare per sempre il settore edilizio e quello della produzione dell’energia.
Il team di ricerca del MIT e quello di Harvard, altro prestigioso centro di studi statunitense, hanno osservato che il cemento, se mescolato con acqua e “nerofumo”, una sostanza che ricorda molto il carbone naturale, prodotta durante i processi di combustione incompleti, diventa un eccezionale materiale per condurre, trattenere, ed anche rilasciare energia. Il nerofumo, per approfondire la questione, è anche utilizzato nella produzione di inchiostro e di pneumatici, ed i famosissimi “Rotoli del Mar Morto”, per fare un esempio, risultano scritti proprio con questa sostanza.
Gli scienziati hanno mostrato la propria scoperta al mondo pochi mesi fa, nello specifico il nerofumo ed il cemento quando incontrano le particelle d’acqua aumentano la loro conduttività elettrica, ciò fa del cemento in questione un vero e proprio “superconduttore”, cioè una fonte di alimentazione di energia che funziona in maniera molto simile ad una classica batteria, immagazzina e rilascia energia elettrica, sebbene, in questo caso, il processo sia molto più veloce e trasporta quantitativi di energia ben superiori rispetto alle comuni pile domestiche.
Nel momento in cui scrivo gli esperti dei due centri di ricerca hanno effettuato solo dei piccoli esperimenti, ed i condensatori di cemento creati risultano di piccole dimensioni. Nonostante le forme ancora modeste, però, l’idea, messa effettivamente in pratica, ha funzionato sotto tutti i punti di vista, ed il condensatore costituito da cemento e nerofumo è riuscito, senza particolari patemi, ad accendere delle lampadine a LED. Dopo questi iniziali successi gli scienziati stanno già pensando di costruire un oggetto su una scala maggiore, e di testare il loro materiale nel settore automobilistico, realizzando dei dispositivi simili alle batterie delle auto elettriche.
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