Grossi cambiamenti in casa Ducati, con l’addio dalla casa emiliana che giunge in maniera davvero inattesa e con qualche polemica.
In queste ultime stagioni la Ducati sta vivendo sicuramente il miglior periodo della propria storia, con le vittorie che stanno giungendo sia in MotoGP che in Superbike. Proprio in quest’ultima categoria è evidente il dominio della casa di Borgo Panigale.
A Magny Cours non tutto è andato per il verso giusto, con la pessima prova di Alvaro Bautista in Gara 1 che ha permesso così a Razgatlioglu e alla sua Yamaha di avvicinarsi. Il successo nella seconda prova ha messo però tutto in chiaro, con la Ducati che è ancora la moto da battere.
Il futuro inoltre sarà ancora più roseo, soprattutto perché si sta lavorando moltissimo per quanto riguarda la nascita di nuovi Team satellite. Per prima cosa infatti ci sarà il lancio della VDS Racing, con Sam Lowes che passerà dalla Moto2 alla Superbike.
Anche Andrea Iannone tornerà dopo la squalifica e lo farà diventando un portacolori della Ducati, ancora una volta, correndo con tutta probabilità per il Team Go Eleven. La Ducati però ha bisogno di migliorarsi soprattutto nel Team ufficiale, perché è evidente come nella seconda parte di stagione la Yamaha si sia sensibilmente avvicinata.
Ora i punti che dividono Toprak da Bautista sono solo 52 e con tre weekend ancora da dover disputare tutto è ancora aperto. Intanto però si sta progettando la prossima stagione e quello che è certo è che lo spagnolo non avrà più Michael Rinaldi come compagno di squadra.
Purtroppo la stagione di Michael Rinaldi è stata un vero e proprio disastro e non basta il bel secondo posto in Gara 1 in Francia per risollevare un’annata da dimenticare. Il romagnolo ha poi dovuto ritirarsi in anticipo sia nella SuperPole Race che in Gara 2 e dunque per lui la classifica parla solo di un misero settimo posto, alle spalle anche di Bassani e Petrucci, piloti dei Team satellite.
Per questo motivo nel 2024 toccherà a Nicolò Bulega fare il salto di qualità e passare dalla categoria Supersport a quella Superbike. Rinaldi però ha voluto parlare ai microfoni di GPOne riguarda a questa decisione.
“Ho imparato moltissimo durante il mio percorso con il Team Aruba. Ho coltivato grandi rapporti umani e molte amicizie, mi spiace solo che non ci sia stato modo di coronare questi sette anni con un trionfo sportivo. Io ho sempre dato tutto per il Team e per questo sono contento così”. Rinaldi dunque ammette che c’è un po’ di amaro in bocca dopo questo addio e forse qualcosa si poteva migliorare.
Lo stesso pilota, nel proseguo dell’intervista, spiega infatti come dal suo punto di vista si è comportato da professionista al 100%, ma a quanto pare il suo massimo non è stato sufficiente per vincere un Mondiale. Si è messo più volte in discussione e ora il suo futuro è davvero incerto.
Il ragazzo però fa tutti gli auguri possibili a Bulega, spiegando come il pilota meriti questa occasione. Parla di lui come di un giovane simpatico e alla mano e che potrà fare bene in Ducati.
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