Le batterie sono uno degli elementi principali dell’auto elettrica, e uno dei loro limiti. Il nuovo balzo tecnologico rende la transizione più vicina.
Le batterie delle automobili elettriche sono certamente motivo di discussione per quanto riguarda il presente ed il futuro dell’automobilismo. Del resto, di qui al 2035 la transizione elettrica avverrà in maniera attiva.
Prima di allora, ogni singolo dettaglio delle vetture a zero impatto ambientale dovrà convincere e farlo pure alla grande. Anche perché, come sappiamo, di scettici ce ne sono ancora tanti.
In molti preferirebbero che le vetture tradizionali non sparissero del tutto – e grazie all’efuel forse sarà davvero così, ma questa è un’altra storia. Sarà il futuro a dircelo.
Ma allora, le batterie delle automobili elettriche sono già pronte per il lancio nel 2035? Forse no, e non a costi ridotti; ma parlando di ricariche e velocità di rifornimento il discorso è ben diverso.
Batterie, cosa c’è da sapere: questa è una sorpresa
Le batterie delle automobili elettriche non finiscono mai di sorprendere, soprattuto perché sono in piena evoluzione tecnica. Ci riferiamo in particolar modo a quelle al litio, che sono utilizzate nei veicoli a zero emissioni e dipendono dalla capacità dell’anodo di immagazzinare ioni di litio. Il Professore Won Bae Kim dell’Universitò di Scienza e Tecnologia di Pohang, ha guidato una squadra di ricerca con l’obiettivo di sviluppare un nuovo materiale anodico.
Sono stati così sviluppati nanofogli di ferriti di manganese, utilizzando un innovativo metodo di auto-ibridazione basato sulla sostituzione galvanica. Un metodo, quest’ultimo, che ha incrementato la capacità di stoccaggio di ioni di litio del materiale, raggiungendo una capacità 1,5 volte superiore al limite teorico, permettendo in questo modo di ricaricare un mezzo elettrico in soli sei minuti. Una news straordinaria, dovuta alla capacità del gruppo di studio di ideare un nuovo processo per sintetizzare le ferriti di manganese.
Questi risultati, che specifichiamo sono tuttora sperimentali, hanno dimostrato che per caricare e scaricare una batteria con una capacità equivalente a quella dei mezzi elettrici attuali sono necessari soltanto sei minuti. Lo studio ha perfezionato il processo di sintesi, superando i limiti teorici del materiale anodico e accelerando il processo di ricarica della batteria.
Il professore Won Bae Kim, che ribadiamo essere il principale responsabile della ricerca, ha espresso ottimismo sul fatto che questo progresso possa in un futuro nemmeno troppo lontano portare ad una maggiore durata della batteria e a tempi di ricarica più brevi per i mezzi elettrici.