Citroen Ami, occhio al problema comune a tutte le extra-small della nota casa francese. Se non fai attenzione a questo dettaglio, rischi di non poterla più ricaricare. Ecco tutto svelato
La transizione verso l’elettrico procede spedita in Europa, con tutto il settore dell’Automotive che sta viaggiando nella direzione delle zero emissioni. Non mancano gli ostacoli e soprattutto non mancano le incognite. Per molti automobilisti, le auto ibride e full electric rappresentano ancora qualcosa di poco pratico e di poco comodo nella vita di tutti i giorni. Senza contare i prezzi di gestione, di manutenzione e di assicurazione mai teneri.
Per questo, case produttrici come Citroen hanno lanciato una intera gamma dedicata all’elettrico a prezzi (e anche a dimensioni, ndr) contenuti. La piccola Ami è una delle full electric più chiacchierate sul mercato e piano piano sta conquistando sempre più spazio nelle affollate città europee. Anche in Italia (dove Fiat ha lanciato la ‘gemella-rivale’ Topolino, ndr) c’è una forte tendenza verso le nuove extra-small EV, ma bisogna prestare molta attenzione. Nel caso di Citroen Ami, infatti, non bisogna trascurare un piccolo ma importante problema. Lo stesso che potrebbe costarvi caro, al punto da non poter più ricaricare la minuta elettrica francese.
Un piccolo, ma importante problema che ha riscontrato un lettore, prontamente allarmatosi attraverso il portale specializzato ‘Vaielettrico.it’. In poche parole, la sua Citroen Ami non risultava caricarsi nonostante avesse collegato l’auto alla sua wallbox con un adattatore da Type2 a presa Schuko 230V/16A monofase. Un problema che potrebbe indurre a ragionare su un guasto al sistema di accumulo della auto stessa, o addirittura di un problema ben più grave all’impianto fotovoltaico dotato di wallbox.
In realtà, l’inghippo è molto più semplice (e meno costoso) di così. Come evidenziato dal consulente del noto portale, si tratta di un banale problema di adattatore. Quello utilizzato dal lettore non risultava conforme alla vigente normativa IEC 61851. Pertanto, ora, dovrà affidarsi ad una canonica presa Schuko da 16 A. Nessun adattatore, si bypassa direttamente il piccolo problema. E voi lettori e proprietari di una Citroen Ami, avete mai riscontrato lo stesso scenario? A volte basta poco per inciampare sulle questioni più banali, che però possono sembrare tutt’altro che tali ad un proprietario alle primissime armi nel mondo dell’elettrico.
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