Sorprendente balzo in avanti del mondo delle auto elettriche, ecco quali sono i segmenti più desiderati e richiesti
Che la rivoluzione elettrica sia ormai un fatto assodato fa sì che si possa anche smettere di parlare, per l’appunto, di “rivoluzione”. Siamo già allo stadio successivo, in cui la rivoluzione si è trasformata in nuovo regime e cerca di consolidarsi cercando di dare l’ultima definitiva spinta al vecchio mondo dei motori a combustione e dove ormai a coordinare le scelte di mercato sono i vari segmenti dell’universo delle auto a batteria.
Si svaria infatti tra le BEV (battery electric vehicle) ossia le automobili a batteria interamente elettriche, le PHEV (plug-in hybrid electric vehicle) ovvero le vetture ibride che hanno la possibilità di fare intorno ai 50/70 Km con la sola trazione elettrica e hanno la presa di ricarica oltre al tradizionale motore endotermico e infine le HEV (hybrid electric vehicle) ossia classiche auto con motore a combustione ma coadiuvate da più o meno grandi batterie che aiutano il motore termico nello spostamento e nella gestione della vettura, senza mai però muoverla autonomamente.
Secondo uno studio annuale proposto da EY Mobility Consumer Index, condotto su oltre 15 mila soggetti e 20 Paesi tra cui l’Italia, emerge che il 55% degli intervistati sarebbe propenso all’acquisto di un nuovo veicolo elettrico, sia esso ibrido o elettrico. Le motivazioni principali per questo rivoluzionario passaggio sono giustificate in prima ragione dal costo sempre più elevato dei carburanti fossili (40%), seguito a breve distanza dalla motivazione ecologica (38%).
Pur vero è che tra il desiderio di possedere un’auto elettrica e l’effettivo acquisto c’è ancora oggi un gap enorme, probabilmente giustificato dal costo ancora proibitivo per i più visto che, al netto degli incentivi statali, una compatta di segmento B 100% elettrica ad oggi ha un costo indicativo compreso tra i 30 e i 40 mila euro. Altro fattore che sembra limitare l’acquisto di un veicolo a batteria è la esiguità di stazioni pubbliche per la ricarica, problema avanzato da ben il 30% degli intervistati.
Non sembra invece preoccupare più di tanto gli intervistati il discorso sull’autonomia dei mezzi elettrici, forse perché con il passare degli anni la tecnologia ha fatto balzi in avanti portando anche auto citycar come la FIAT 500 elettrica a garantire percorrenze intorno ai 300 Km. Altro fattore potrebbe essere il miglioramento nella velocità della ricarica, grazie agli aumenti del voltaggio sia a corrente alternata sia a continua.
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