Il mondo elettrico sembra prendere una piega netta e chiara a partire dai prossimi anni. Cosa può cambiare in Europa.
L’automobilismo sta prendendo una piega molto netta e chiara in vista dei prossimi anni. Sembra proprio che tutte le vie, o quasi, portino all’elettrico. Nel 2035 avverrà la tanto nominata, agognata e discussa transizione.
Quest’ultima dovrebbe portare all’apice la tecnologia e l’innovazione dei nuovi motori a zero impatto ambientale e del graduale addio dei veicoli alimentati a benzina e diesel. Tante cose vanno ancora chiarite, come ad esempio l’importanza e la funzione effettiva dell’efuel, ma la strada tarcciata pare proprio questa.
Con la Cina grandissima protagonista, ovviamente. Anche se non è detta l’ultima parola per quanto riguarda l’Europa. Scopriamo cosa avrebbe in servo il Vecchio Continente per contrastare il colosso orientale e rendere il mondo più sostenibile e migliore.
Europa, cos’hai in mente? Le ultime sull’elettrico
Mahle, famosa azienda tedesca che produce componenti per automobili, ha presentato alla fiera IAA Mobility quello che definisce il motore perfetto; quest’ultimo promette di rivoluzionare il settore della mobilità elettrica. Stiamo parlando di un propulsore che unisce due tecnogie innovative già sviluppate da Mahle. Il CEO Arnd Franz è sicuro che “offriremo soluzioni di elettrizzazione personalizzate per qualsiasi classe di veicolo”.
Ma di che tecnologie parliamo? La prima si chiama MCT; è un motore elettrico senza magneti permanenti. Sono materiali molto costosi e difficili da reperire, visto e considerato che la Cina ne controlla la maggior parte del mercato. Mahle ha trovato però un modo per sostituire i magneti con delle bobine di rame. Queste creano il campo magnetico necessario per far girare il motore. Il motore funziona senza contatto fisico tra le parti, dettaglio che riduce l’attrito e l’usura.
La seconda tecnologia si chiama SCT e riguarda il sistema di raffreddamento del motore. Un aspetto notevole per quanto riguarda le prestazioni e la sicurezza dell’auto. Mahle ha ideato un sistema di raffreddamento ad olio molto efficace, che permette al motore di funzionare sempre al massimo della sua potenza e privo di rischi legati al surriscaldamento. Un altro punto di forza del motore SCT è l’elevata potenza continua; è pari al 93-100%, nonostante la struttura molto compatta e leggera.
Il ‘nuovo motore’ combina le caratteristiche dei propulsori MCT e SCT in un solo dispositivo. Ma quando sarà disponibile? Non lo sappiamo ancora. Certo è che l’attesa per vedere il primo mezzo elettrico dotato di una tale innovazione è alta, anche perché è pensato pure per i camion e i tracker. Potenzialmente, potrebbe cambiare lo stesso concetto di motorismo per quanto riguarda l’intera umanità.