Una svolta davvero senza precedenti che potrebbe cambiare completamente le nostre abitudini. Pensate a non dover più ricaricare la batteria
Uno dei problemi dell’elettrico verrebbe di colpo azzerato grazie a questa clamorosa idea che proviene dalla Francia. Non ci sarà più bisogno di parlare di autonomia e colonnine di ricarica.
Quando pensiamo ai dubbi sulla transizione elettrica abbiamo sempre la stessa idea: ricariche ed autonomia. Sia che si tratti di un motociclo o di un’automobile, la cosa che può spaventarci è la poco praticità nel ricaricare la nostra batteria. Affrontare dei viaggi e non sapere dove fermarsi o perdere troppo tempo per mettere energia.
Chiaramente con il passare degli anni si stanno moltiplicando sempre di più anche sul territorio italiano le colonnine e le prese per fare rifornimento alla nostra vettura. Pensate però che svolta sarebbe poter usufruire del motore elettrico ma senza il pensiero di dover ricaricare ogni tot tempo. La stessa preoccupazione può averla anche chi usufruisce di una bicicletta elettrica, tanto utile quanto pratica negli spostamenti cittadini e in continuo aumento nelle vendite del mercato.
Ebbene questo sogno è diventato realtà grazie all’idea di un imprenditore francese che ha progettato la bici elettrica Pi-Pop, davvero rivoluzionaria. Vediamo come funziona.
Bici elettrica senza batteria, in arrivo la Pi-Pop: come funziona
Il genio di Adrien Lelievre ha dato la luce alla Pi-Pop, ovvero una bici elettrica che utilizza un super condensatore per immagazzinare l’energia e quindi non ha bisogno di batterie come siamo abituati a conoscerle.
Questa innovativa soluzione permette soprattutto di risparmiare moltissimo sulle componenti delle terre rare, sempre più difficili da trovare per la realizzazione delle batterie e con un costo sempre più elevato.
Come detto vengono utilizzati per questa innovativa bici elettrica dei supercondensatori, anziché il caro e vecchio litio.
Parlando a Euronews Next Lelievre, direttore di STEE, l’azienda che ha progettato la Pi-Pop, ha dichiarato: “Il sistema si ricarica durante la frenata. Poi l’energia viene utilizzata quando serve”. Con questo principio basato sull’energia cinetica (un po’ come avviene con il Kers in Formula 1) si può avere a disposizione potenza di spinta ogni volta che ne abbiamo bisogno e con un super condensatore al posto della batteria.
In base ai calcoli del suo ideatore Lelievre, con l’energia accumulata dai super condensatori si può affrontare un dislivello di 50 metri, praticamente rendendola perfetta per l’80% delle città europee. La cosa bella è che la durata del suo “motore”, se così vogliamo definirlo, dovrebbe aggirarsi sui 15 anni, rendendo praticamente sicuro l’investimento e con pochissima manutenzione (quella di una normale bicicletta).