Lo considerano tutti il motore più impressionante e potente del mondo. C’è una ragione se è il propulsore elettrico più spaventoso mai visto, ecco come è nato…
Molti appassionati del genere horror lo ricorderanno: tanti anni fa, uscì un film chiamato Event Horizon in cui un gruppo di ingegneri decidono di usare un buco nero come propulsore di una nave spaziale. Ora, il film è un horror, quindi potete immaginare come è andata a finire la storia. Nel mondo reale, per una volta, le cose vanno meglio che nella fiction con una casa produttrice che ha fatto qualcosa di terribilmente simile.
Sapete qual è secondo la nostra umile opinione la casa che produce le automobili più spaventose del pianeta? La scandinava Koenigsegg, capace di mettere in strada mostruosi bolidi talmente estremi da aver battuto o meglio polverizzato record su record come se nulla fosse, di rivoluzionare il mondo delle supercar per sempre e, cosa ancora più incredibile, di essere spesso e volentieri bandite dalle strade pubbliche per sempre!
Adesso che i motori elettrici vanno per la maggiore, propulsori capaci di trasferire molto più rapidamente la potenza alle ruote e quindi muovere il mezzo a velocità folli, Koenigsegg si è letteralmente scatenata, pensate che il suo ultimo prodotto sembra qualcosa che si sarebbe inventato Darth Vader se avesse fatto l’ingegnere presso il marchio invece che il super cattivo della saga di Star Wars!
Potenza senza limiti
Il nuovo brevetto della casa scandinava si chiama Dark Matter ed è spaventoso almeno quanto il suo nome che ci riporta direttamente ai tempi in cui le presunte streghe venivano bruciate sul rogo, gli amanuensi trascrivevano tomi interi a mano e la peste minacciava l’Europa. L’atmosfera evocata dal propulsore e dal suo aspetto – che vedete in foto – è solenne e spaventosa ma non avete ancora visto niente.
Il propulsore che sarà montato sulla supercar elettrica del brand svedese Koenigsegg Gemera ha delle caratteristiche super segrete che abbiamo svelato: il propulsore pesa appena quaranta chilogrammi, eppure sviluppa 800 cavalli di potenza e 1.250 NM di copia massima alle velocità più alte, tutto questo sfruttando la sua forma ad ingranaggio e funzionando un po’ come un orologio Rolex molto più grande.
Questo video spiega molto bene come il propulsore riesca a produrre una tale potenza: esso è strutturato in maniera radiale, ovvero capace di sviluppare un campo magnetico che si muove verso il centro di questo ingranaggio. Ma non è tutto perché allo stesso tempo, il propulsore usa dei componenti che permettono di sommare la forza radiale – trasmessa sull’asse del motore – a quella radiale. I dettagli non sono ovviamente stati diffusi dal marchio – e vorremmo ben vedere – ma in poche parole, il propulsore sfrutta entrambi i principi di funzionamento di un motore elettrico con risultati spaventosi.