Dietro la mancata diffusione delle auto elettriche in Italia vi sono diversi fattori che non possono essere sottaciuti. Ecco tutta la verità sui costi delle EV dal meccanico.
Le auto elettriche sono il futuro? Il punto di domanda è più che lecito perché, a quanto pare, vi sono tantissimi problemi connessi ad una concreta propagazione del fenomeno. In realtà piuttosto ricche i problemi legati al prezzo di acquisto, alla gestione e alla futura rivendita non sono nemmeno entrati sui tavoli di discussione delle famiglie, ma in Italia il discorso cambia.
Con una inflazione galoppante su tutti i beni, compresi quelli di prima necessità, l’acquisto di un’auto nuova alla spina è un lusso per pochi. Inutile girarci intorno. Per gli italiani un’auto elettrica non è la priorità. Lo diventerà, probabilmente, dal 2035 con le forti pressioni che si avranno in ambito europeo, ma ad oggi solo i più fiduciosi progressisti green dal portafoglio pesante hanno sposato questa nuova linea.
Si fa un gran parlare dell’assenza di sound delle EV o della mancanza di una rete infrastrutturale che possa coprire il reale fabbisogno collettivo, ma di base il problema principale è legato all’investimento e alla gestione di un’auto full electric. Prima di tutto non tutti hanno un garage o un villetta dove poter ricaricare la propria vettura, magari con una colonnina specifica che costa un supplemento non indifferente.
In secondo luogo se il prezzo base di una city car come la FIAT 500 elettrica, salvo ecobonus, supera i 25mila euro, è chiaro che c’è un problema enorme. Per di più nemmeno gli ecobonus hanno spinto su il mercato negli ultimi anni, condizionato anche dalla crisi dei chip e da un dilatamento dei tempi di consegna. Le cattive notizie non sarebbero finite qui.
Le vetture alla spina, non solo lascerebbero fortissimi dubbi sulla futura rivendita e avrebbero dei prezzi esagerati, ma costerebbero di più anche dal meccanico. Secondo Federcarrozzieri riparare una EV comporta fino al 30% di spesa in più. Avete capito bene e ora vi spieghiamo le ragioni. In teoria una EV richiede meno manutenzione di un’auto termica, ma tutto ciò non fa rima con risparmio in caso di incidenti. Ecco come prendono fuoco le EV.
Per aggiustare un’auto full electric è previsto un costo dal 25 al 30 % in più rispetto ad una vettura endotermica. Prima di tutto vi sono fattori legati alla gestione del problema post impatti. L’auto deve essere messa in sicurezza da dipendenti di carrozzerie abilitate che hanno ottenuto il PES PAV PEI. Si tratta di un patentino che consente di lavorare su impianti elettrici in tensione o fuori tensione, secondo la norma di riferimento del CEI 11-27:2014.
Le EV di ultima generazione sono dotate di circa il 65% di elettronica in più rispetto alle auto con motori a combustione e le conseguenze, dal meccanico, sono evidenti. Smontaggio, rimontaggio, sostituzione, programmazione, ricalibrazione vengono a costare tanto. Per di più le carrozzerie devono investire molto denaro per stare al passo con i tempi, formando un personale sempre più specializzato sulle EV, con un incremento importante sui costi.
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