La Tesla segna un nuovo record. Nessuno vende quanto la Casa americana di auto elettriche. Le cifre sono spaventose.
Elon Musk fa sempre parlare di sé. Personaggio mediatico quanto accentratore, grazie alle sue manie di grandezza, in senso positivo o negativo a seconda dei punti di vista, è riuscito nel suo intento. Quello di diventare il più grande costruttore di auto della modernità. Non lui direttamente, ma la sua azienda. I primati ormai si sprecano e i dati non mentono.
Se per molti è un uomo senza scrupoli, per altri è un assoluto genio. Il motivo? L’essere stato in grado di promuovere l’uso delle auto elettriche come nessun altro.
E’ difficile trovare qualcuno che abbia saputo fare altrettanto, neanche i colossi più blasonati dell’automotive ed infatti i numeri gli stanno dando ragione. Le sue vetture, almeno tra quelle a zero emissioni, restano le più amate.
Già in grande spolvero nel 2022 quando si è attestata al terzo posto assoluto in termini di vendita dietro solamente alla Toyota Rav4 e alla Corolla, la Model Y ha adottato una strategia aggressiva in questo inizio di 2023 per aumentare ulteriormente il proprio bacino di utenza.
La soluzione è facile da comprendere, oltre ad essere la più ovvia quando si tratta di piazzare più unità sul mercato. Sono stati abbassati notevolmente i prezzi, a partire dalla Cina. Progressivamente il costo si è abbasso passando da 39.690 euro a 37.940 euro, al nostro cambio. Un atteggiamento piuttosto furbo, quello di utilizzare lo stesso escamotage del principale competitor.
Notoria è infatti la tecnica del low cost tipicamente asiatica, per penetrare ovunque in maniera capillare. Per rispondere a tale metodologia, Tesla ha attivato un sistema a coupon, per cui si ottengono ulteriori 441 euro di sconto se si convince qualcuno a comprare un veicolo del marchio.
L’idea del magnate di Pretoria sarebbe quella di vendere addirittura a parità di costo di produzione. Ma perché le sue automobili riscuotono così tanto di successo? Essenzialmente per la qualità del materiale adoperato e la loro solidità, ma altresì per la maggiore autonomia, oltre che per l’ampia diffusione delle colonnine di ricarica, che mette al riparo dal rischio di rimanere a secco di energia e non trovare punti per attaccarsi alla rete.
Sul tema punti di recharge, va detto che negli Stati Uniti non sono esattamente entusiasti per questa sorta di monopolio. Lo stesso presidente Joe Biden ha cercato di ricavare uno spazio per la rivale CCS, ma le partnership con produttori del calibro di Ford e General Motors hanno finora reso il suo tentativo vano.
Per concludere diamo un po’ di cifre. Il primo semestre del 2023 ha sorriso e non poco al brand che si ispira al genio di Nikola Tesla. In questi mesi la Model Y è finita in mano a 427.524 automobilisti, 17mila in più rispetto alla Corolla. Al momento la sua unica avversaria sembra essere la Dacia Sandero che in Europa ha raggiunto quota 153.191 pezzi assegnati, contro i suoi 148.080.
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