Le auto elettriche rappresentano un mercato in continua e rapida espansione e sviluppo, ma la nuova rivoluzione del settore vi sorprenderà davvero.
Le auto elettriche hanno vissuto un vero e proprio boom negli ultimi anni, che è andato di pari passo con un rapido sviluppo tecnologico nel settore. A partire dalla crescita della fama di Tesla, che ha reso queste vetture molto più glamour e appetibili per un pubblico di automobilisti precedentemente scettico, sono stati fatti grandi passi avanti. Oggi le macchine alimentate a batteria sono largamente diffuse in tutto il mondo, e con vari brand impegnati a produrle.
Ma una nuova rivoluzione si avvicina per questo settore, che sta vivendo un rapidissimo sviluppo in questi anni. Le ultime informazioni circolate nell’ambiente e sul web parlano di una possibile ulteriore innovazione nel modo di produrre batterie elettriche per automobili. Si tratta di un’idea che coinvolge un materiale comunissimo eppure finora mai utilizzato in questo settore: il legno.
La novità giunge dalla Scandinavia, dove il colosso Stora Enso, specializzato in silvicoltura, ha sviluppato un nuovo progetto assieme ad ATL, un produttore di batterie, e all’azienda CarbonScape. Le tre società stanno collaborando alla realizzazione di una “biografite”, un nuovo materiale in grado di sostituire la comune grafite nella produzione di anodi. Questo materiale è sempre più richiesto sul mercato, ma il suo utilizzo nella produzione delle batterie ha un impatto ambientale non indifferente.
La biografite rappresenta un’alternativa sostenibile sia alla grafite naturale sia a quella sintetica sintetica, andando a ridurre notevolmente le emissioni di CO2. Stora Enso, ATL e CarbonScape hanno lavorato per sette anni a questo progetto, e alla fine hanno annunciato di aver elaborato un metodo di produzione efficace di questo nuovo materiale. Un metodo che è ovviamente già stato brevettato, e ciò dimostra quanto le tre aziende credano nella loro scoperta.
Considerando che la grafite rappresenta circa il 30% di un’intera batteria per un’auto elettrica, l’impiego del nuovo materiale brevettato avrebbe un impatto ambientale notevolmente positivo. Le prime stime parlano di un risparmio di circa 90 milioni di tonnellate di CO2 all’anno da qui al 2030. Un vantaggio che dovrebbe ripercuotersi anche sul mercato delle auto elettriche, cambiando il metodo di produzione di queste vetture in un modo che ancora non possiamo prevedere.
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