Le auto elettriche sono sempre sotto l’occhio attento di tutti, ed ora è arrivata una notizia molto negativa. Ecco cosa accadrà.
Il mercato delle quattro ruote sta cambiando, e nel corso degli ultimi anni, ha iniziato a virare verso le auto elettriche. La loro produzione cresce di anno in anno, anche se questa tecnologia non è di certo gradita a tutti. Tuttavia, in Europa ci sono segnali incoraggianti, mentre in Italia il discorso è differente.
La quota di mercato delle auto elettriche ha, per la prima volta, superato quella del 20%, raddoppiando o quasi, quella che era stata raggiunta 12 mesi fa. Si tratta di un grande traguardo, che però non tocca, se non marginalmente, il nostro paese, ancora restio alle emissioni zero.
Pensate che, in Italia, solo il 3% delle auto è composto da veicoli alimentati a batteria, il che fa ben capire quanta poca fiducia ci sia nei confronti di questa tecnologia, mentre le vetture che vanno per la maggiore, sul fronte delle vendite, sono sempre quelle ibride.
Nel frattempo, tutti i grandi marchi guardano con attenzione ciò che sta facendo il mercato cinese, con vendite in continuo aumento grazie a dei prezzi troppo bassi. Proprio per questo, è stata avviata un’indagine, che coinvolge anche altri colossi che non vengono dal paese del Dragone. La situazione è molto seria.
Intervistato al “Financial Times“, il commissario UE al Commercio, Valdis Dombrovskis, ha annunciato un’indagine sulla Tesla e sui marchi cinesi: “L’indagine non si limita solo ai veicoli elettrici di marca cinese, ma può riguardare anche tanti altri costruttori, nel caso in cui essi ricevano dei sussidi alla produzione“.
Infatti, anche la Tesla e la Volvo dovranno sottoporsi a questa indagine, che era già stata anticipata qualche giorno fa da Ursula von der Leyen, la presidente della UE. Il motivo? Alcune pressioni da parte di vari paesi, Francia in primis, per limitare il continuo espandersi delle auto elettriche cinesi, che vengono vendute a prezzi molto più bassi delle altre, grazie ai sussidi che ricevono dal proprio paese.
Il commissario ha detto che esistono delle prove sufficienti per giustificare l’indagine sugli export cinesi, ma anche per gli altri due marchi potrebbero esserci delle indagini in grado di creare problemi. Per quello che riguarda la Tesla, inoltre, c’è anche un altro fattaccio da gestire, che riguarda un possibile rifornimento a gasolio dei Supercharger in alcune stazioni americane.
Il caso è stato portato alla luce da un noto giornalista, ed è probabile che per Elon Musk i guai non siano finiti qui. Dunque, se da un lato l’elettrico cresce sul fronte delle vendite, dall’altro non mancano i problemi ed i rischi di indagini ulteriori, che potrebbero mettere a rischio i prodotti.
L’indagine dell’Unione Europea, che partirà a breve, vuole capire l’entità dei sussidi statali, che sono chiaramente un vantaggio notevole rispetto a chi non li ha. Infatti, essi consentono di risparmiare molto sul fronte dei costi di produzione, potendo vendere a prezzi più bassi.
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