Le automobili elettriche hanno ancora un gap da colmare a livello di costi, specialmente in quelli “nascosti” di esercizio. Ecco cosa c’è da aspettarsi
L’intenzione dell’Unione Europea e non soltanto è quella di arrivare al più presto ad una transizione quasi totale per quanto riguarda il mondo dei motori. Sempre meno veicoli alimentati a idrocarburi inquinanti, più spazio invece alle auto e ai mezzi ecologici.
Le case automobilistiche si stanno adattando, lanciando sempre più modelli di auto ibride o totalmente elettriche. Spuntano anche numerosi incentivi statali che aiutano i cittadini ad affrontare il costo elevato di una vettura sostenibile alimentata a corrente elettrica.
Ma vi sono alcune criticità importanti che ancora non sono state risolte o seriamente affrontate. In primis i costi di manutenzione delle autovetture elettriche. In questi giorni si sta discutendo proprio dell’aumento dei costi in tal senso, con l’intervento di Federcarrozzieri che ha iniziato a stimare il tutto.
Basti pensare che secondo una prima stima di Federcarrozzieri, portare un’auto elettrica e innovativa dal carrozziere costerà molto di più: “Le auto elettriche, appena entrano in una carrozzeria, devono essere messe in sicurezza, e per fare questo occorre che vi sia almeno un addetto abilitato con patentino Pes-Pav. Procedura che inevitabilmente comporta spese maggiori per gli operatori e quindi per gli automobilisti“.
Per non parlare della parte elettronica, molto più complessa rispetto a quella delle vetture attualmente in commercio. Per questo serviranno lunghe e costose procedure di smontaggio, sostituzione, programmazione e ricalibrazione. Alcune auto avranno addirittura il 60% in più di parti elettroniche rispetto al passato.
Molti negozi ed officine di carrozzeria ed elettrauto dovranno dunque presto aggiornarsi ed evolversi, magari trovando fra i dipendenti coloro che hanno come esperienza di base la capacità di gestire determinati lavori. Personale sempre più specializzato e una strumentazione sempre più complessa, con un incremento non indifferente dei costi a loro carico che determina, di conseguenza, un aumento esponenziale dei costi di riparazione delle autovetture.
Il presidente di Federcarrozzieri Davide Galli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni per provare a tutelare la categoria: “Chiediamo al Governo di intervenire per tutelare la categoria degli autocarrozzieri, anche attraverso interventi mirati tesi a combattere illegalità, abusivismo. Le attività improvvisate che, specie sulle auto elettriche, eseguono lavori ‘low cost’ non a regola d’arte che mettono a rischio la sicurezza stradale e l’incolumità degli automobilisti“.
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