Recentemente, un’automobile Mercedes è riuscita addirittura a battere una Tesla nel campo della guida autonoma. Ecco come è andato il test.
Il futuro della guida su strada sarà sicuramente caratterizzato dalla guida autonoma, perciò molte case automobilistiche hanno cominciato a condurre una serie di test per sviluppare i moderni veicoli. Qual è allora l’origine di questa innovativa tecnologia? Innanzitutto, occorre specificare che un’automobile dotata di guida autonoma è in grado di captare ogni singola caratteristica della strada e, al contempo, riesce a pilotare il veicolo senza l’aiuto umano.
Inoltre, analizzano l’ambiente circostante attraverso un radar, un lidar, un GNSS e una visione artificiale. I primi esperimenti di guida autonoma furono eseguiti addirittura nel 1920, anche se i primi veicoli autonomi nacquero negli anni ’80 grazie ad alcuni progetti condotti dalla Mercedes-Benz, dall’Università di Carnegie Mellon e dal progetto Eureka.
Mercedes batte Tesla nella guida autonoma
La famosa casa automobilistica tedesca ha recentemente testato il suo Drive Pilot, cioè il sistema che garantisce la guida semiautonoma di livello 3. Inoltre, la Mercedes ha persino ricevuto la certificazione dalle autorità competenti della California, le quali l’hanno autorizzata a guidare con il Drive Pilot di livello 3 sulle strade pubbliche americane. Pertanto, l’azienda tedesca è diventata la prima casa automobilistica ad avere l’autorizzazione per il sistema Sae Level 3 su un veicolo di serie. Quindi, i clienti americani dal 2024 potranno ordinare un’auto Mercedes con il Drive Pilot di livello 3, dopo averlo selezionato tra gli optional del veicolo.
Di recente, l’amministratore e Capo dell’ufficio della Tecnologia di Mercedes ha affermato che il nuovo sistema per la guida autonoma sfrutta un’architettura molto sofisticata, che è perlopiù basata sulla ridondanza e su molteplici sensori che garantiscono un’ottima guida autonoma. Come funziona questa tecnologia nello specifico? Prima di tutto, quando il Drive Pilot è inserito il conducente è libero di distrarsi e di riposare la mente, pertanto potrebbe essere utile in autostrada o nei tratti in cui il traffico è cospicuo. Tuttavia, questo sistema può entrare in funzione fino alla velocità di 64 km/h, quindi se la vettura sta viaggiando ad una velocità maggiore il Drive Pilot non entra in attività. Ciò che sorprende maggiormente del livello 3 della Mercedes è il fatto che riesca a bloccare l’automobile dopo delle ripetute sollecitazioni al conducente.
In altre parole, se l’autista non riprende il controllo del veicolo dopo alcune sollecitazioni del computer di bordo, l’autopilota frena, blocca l’auto e attiva le luci d’emergenza. E non solo: avvia persino una chiamata automatica d’emergenza e sblocca le portiere dell’auto per permettere ai soccorritori di entrare. Per quanto riguarda i test su strada, il Drive Pilot funziona piuttosto bene, anche se il passaggio dal Drive Pilot alla crociera adattiva di livello 2 non è abbastanza semplice.
Inoltre, quando la tecnologia è attivata non riesce a superare i 40 mph, e in più impiega del tempo a riconoscere i cambiamenti di velocità del traffico, perciò durante quei pochi secondi di ritardo rischia di farsi sorpassare dall’auto che sopraggiunge posteriormente. Chiaramente non è un problema grave, ma potrebbe irritare alcuni conducenti poiché si vedrebbero superati da alcune vetture, nel frattempo che il Drive Pilot capisca che il traffico ha ripreso a muoversi.