Auto elettriche cinesi, occhio alla risposta del Governo Meloni. La ‘guerra’ per le vetture a zero emissioni è appena cominciata? Ecco tutto svelato, c’è una mossa pronta ad essere varata: i dettagli
Periodi turbolenti per le case produttrici europee dell’Automotive. La concorrenza che arriva spietata e competitiva dalla Cina sta guastando i piani dei colossi del Vecchio Continente, di per sé già perplessi per i continui spostamenti della fatidica deadline. Una deadline che stroncherà in maniera definitiva la vendita di nuovi veicoli a benzina e a diesel, ma che intanto viene allontanata, rivista e rimodulata in maniera perpetua.
Un qualcosa che non aiuta chi ha investito da tempo sull’elettrico. E che non aiuta i governi che già hanno stanziato miliardi di euro sul rinnovamento del proprio parco circolante. Ne sa qualcosa anche il Governo Meloni, che ha rifinanziato il piano Ecobonus valido per il 2023. Un piano che al momento sembra aver giovato più alle case produttrici cinesi, che a quelle nostrane ed europee. Non una bella notizia per il mercato continentale, che però ha iniziato a prendere le contromisure ai prezzi e ai veicoli fin troppo economici dei mezzi elettrici made in China. L’esempio arriva soprattutto dalla Francia, che ha calato il pugno duro nei confronti dei veicoli importati dall’altro lato della Grande Muraglia.
Auto elettriche cinesi, il Governo Meloni prende esempio dalla Francia: ecco tutto svelato
Attenzione, dunque, a quello che riferisce ‘Reuters’. Il noto media internazionale sostiene che Roma starebbe ragionando su una soluzione simile e di seguire il modello tracciato dal Governo Macron. Per evitare che gran parte dei fondi stanziati per incentivare l’acquisto di auto elettriche finissero per inondare il mercato francese di veicoli cinesi, Parigi ha dovuto stabilire delle nuove regole. In maniera sottile, ora i modelli di auto sono valutati secondo la qualità di energia utilizzata per il totale della produzione e dell’importazione dello stesso nei confini europei.
Un colpo (in)diretto alla Cina, ancora fortemente dipendente da fonti energetiche altamente inquinanti come il carbone. Questo ha chiaramente cambiato lo scenario in Francia e anche il Governo Meloni si prepara ad iscriversi al filone transalpino. Sarà questa la reale soluzione per ‘combattere’ l’invasione di mezzi elettrici cinesi in Europa? Oppure sarà un mero palliativo? Difficile dirlo adesso, ma è possibile che ulteriori notizie ed ulteriori aggiornamenti arriveranno nel corso di questo fine 2023. Intanto, i colossi del Sol Levante non mollano la presa.