L’auto elettrica, per qualcuno è un lusso da milionari. Adesso ci si mettono anche le forze dell’ordine. Cosa sta succedendo.
Le auto elettriche, persino le city car, sono costose. In un panorama di crisi estrema in cui è piombato il nostro Paese persino l’acquisto di una EV è diventato un lusso. Solo una nicchia di progressisti green ha scommesso su questa tecnologia. Questione di tasche ma anche di mentalità. In Italia rispetto ad altri Paesi c’è una visione piuttosto distorta delle vetture full electric.
All’estero possedere una Tesla, ad esempio, è diventato uno status symbol. Giusto o sbagliato che sia, l’auto elettrica rappresenta anche un biglietto da visita. In alcune realtà presentarsi come un petrolhead sta diventando quasi un problema di immagine, come se concettualmente si volesse rimanere ancorati ad una concezione retrograda. Nel corso del tempo, tra l’altro, le EV sono state spinte anche da ecobonus. Nemmeno con gli aiuti statali, alle nostre latitudini, sono migliorate le vendite. Vi sono brand che non credono alla rivoluzione alla spina.
Altro fatto che limita la diffusione delle elettriche è legato alle infrastrutture. Vi è ancora una carenza evidente nelle principali città. Occorrerebbe ridisegnare, completamente, gli spazi urbani per accogliere migliaia di colonnine di ricarica. Per fortuna il problema non è ancora diventato enorme perché il numero delle EV è piuttosto limitato. Sta di fatto che quando passa un’auto elettrica, seppur silenziosa, viene notata più di una potente vettura termica.
Sul web emergono delle verità inquietanti. Su magazine vaielettrico.it è emersa una questione scottante su chi guida costose vetture alla spina. Leonardo ha ricevuto dall’azienda per la quale lavora una BMW i4. Dopo aver avuto svariati modelli della casa teutonica, tra cui una serie 3, 5, X3, X5, tutte diesel, ha iniziato a guidare la berlina 100% elettrica della BMW che vedete nella foto in basso. Da meno di un anno la scelta di i4 gli ha consentito di abbattere i costi di manutenzione che aveva con le precedenti sorelle termiche della casa bavarese.
Con l’esplosione dei costi del carburante ha fatto una scelta piuttosto ponderata, spendendo molto meno. Si è sollevato da alcune spese fisse ingenti, avendo ricevuto persino uno sconto del 30% per assicurarla. Il problema di girare su una i4? I fermi della Guardia di Finanza. “Ad un certo punto vedo luci blu, sirene spiegate, mi sopravanza, a velocità sostenuta, una volante, della Guardia di Finanza, con paletta agitata fuori dal finestrino. E mi intima a voce ALT!“, ha raccontato Leonardo.
A quel punto sono scesi due agenti che hanno spiegato che le direttive dall’alto sono proprio quelle di fermare coloro che girano su auto elettriche. Hanno già fermato, in precedenza, Fiat, Cupra, Volkswagen, Tesla e altri veicoli. Il possessore della BMW i4 è stato fermato come un malavitoso, colto in flagranza di reato, sulla pubblica via, pur rispettando tutte le norme del Cds.
L’uomo ha spiegato che ha vissuto l’esperienza come una forma di violenza privata ed è accaduto solo perché era alla guida di una costosa auto alla spina. Lo Stato sembra intenzionato a stigmatizzare i possessori di EV come dei soggetti da ricercare, controllare e, nel caso, punire. Possedere oggi un’auto alla spina nuova con un valore di mercato alto sta diventando un bel problema.
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