Taxi autonomi, ecco che succede: uno dei primi incidenti drammatici con protagonista un robotaxi, finale assurdo.
Spesso l’uomo si ritrova a fare i conti con il nuovo e la tecnologia. Soprattutto agli inizi di ogni nuova avventura c’è sempre qualcosa che non va bene e per questo viene registrata e modificata. Un giorno anche noi saliremo in un taxi che si guida da solo. Proprio così, esistono già ed a San Francisco negli Stati Uniti, sono già usati dai cittadini: sono i robotaxi.
Il computer di bordo è in grado di suggerire all’auto elettrica il percorso migliore da fare e così questa può andare avanti in guida autonoma. Tra l’altro essendo semplicemente macchine non subiscono la stanchezza di un guidatore e quindi sono in grado di funzionare 24 ore al giorno. In questo momento le compagnie che li gestiscono sono due ed in giro ce ne sono 550.
Dramma robotaxi: pericolo di morte, cosa è successo
Sicuramente di positivo c’è che questi prototipi vengono già costruiti in versione elettrica e quindi con un minor impatto sull’ambiente. Inoltre le vetture autonome che vedremo sempre di più in futuro dovrebbero essere dotate di sensori in grado di rendere la guida indipendente ancor più sicura di quella umana. Purtroppo però per adesso si registra che in alcuni casi non è assolutamente così. A San Francisco, è stato protagonista in negativo di un fatto di cronaca, un robotaxi Chevrolet Bolt EV di Cruise, società che fa parte di General Motors.
Una donna già investita poco prima è finita infatti sotto una di queste vetture che non ha frenato la corsa nonostante la presenza del corpo a pochi metri. La donna era stata fatta cadere da un’auto con guidatore che ore è ricercato per non essersi fermato a prestare soccorso, ma ha ricevuto ferite ancor più gravi dopo il passaggio del robotaxi. Adesso la cittadina di SF si trova all’ospedale ricoverata in condizioni critiche.
Per estrarla dalle ruote della Chevrolet c’è voluto l’intervento dei vigili del fuoco e secondo quanto raccolto dai media locali dal capitano, la vettura avrebbe avvertito che qualcosa non andasse soltanto dopo aver “capito” che c’era un corpo estraneo sotto l’asse posteriore. Solo in quel momento si è fermata accendendo le luci di emergenza.
Il Governo californiano ha già dato permesso alle compagnie Cruise e Waymo di estendersi sul territorio, ma a quanto pare questo non è il primo episodio che vede come protagonista un taxi a guida autonoma. Infatti, in città le discussioni sono apertissime e c’è chi ne limiterebbe il transito.