Oggi sono in molti a possedere il monopattino, ma in pochi sanno cosa dice la legge a proposito del trasporto in casa.
Almeno in Italia il monopattino ha vissuto il suo boom a partire dal post pandemia e ora è certamente uno dei mezzi di trasporto preferiti dai giovani e non solo. Agile, capace di andare ovunque e di essere facilmente ripiegabile, è sicuramente una buona alternativa al motorino e alla bicicletta classica o elettrica che sia per effettuare micro-spostamenti.
L’attuale normativa ha infatti imposto che non si potrà più uscire dai centri urbani, per scoraggiare l’abbandono selvaggio dei mezzi in sharing dopo averli utilizzati. Ma cosa succede se sono di proprietà? Cosa dice la legge?
Monopattini in condominio, qual è la verità
Parcheggiare all’esterno della propria casa un monopattino, come fosse un’auto, una moto o una bici, non pare essere una soluzione particolarmente gettonata, per via della paura dei furti, di conseguenza sono in tanti a portarselo direttamente nella propria abitazione.
Purtroppo nel nostro Paese il numero di sinistri che hanno visto coinvolte persone su questi dispositivi sono aumentati in maniera importante negli ultimi mesi e ciò ha portato ad un inasprimento delle regole. Alle notizie dalla Stivale, si sommano poi quelle dall’estero. Ad esempio lo scorso maggio è stato reso noto un incidente verificatosi in un appartamento di Londra, andato a fuoco a causa di uno di questi strumenti elettrici, messo a caricare.
Casi del genere non sono unici e non certo solo materia inglese. Anche da noi sono avvenuti, specialmente su prodotti non a norma o poco sicuri, acquistati ad un prezzo più basso del consueto.
Alla luce di tali episodi viene automatico pensare che continuare a portarli in spazi comuni come l’interno di un edificio, piuttosto che privati possa rappresenta una fonte di pericolo.
Ebbene, per chiarirsi le idee sotto questo punto di vista bisogna appellarsi al Codice Civile che regola l’uso delle aree condivise. Trattandosi di una materia piuttosto delicata, non è da escludere che i singoli complessi condominiali optino per un proprio regolamento specifico valido per tutti i mezzi di trasporto privati a proposito dell’eventuale occupazione di sale, androni, terrazzi, pianerottoli o giardini.
L’articolo di riferimento è il 1102 e riconosce come tutte le zone di un plesso possano essere fruite purché non ad un uso differente da quello a cui sono destinate.Per capire meglio possiamo fare l’esempio della spesa. Quante volte ci è capitato di vedere lo spazio in prossimità dell’ascensore occupato da sacchetti vari, mentre la persona sta scaricando la macchina? Sicuramente tante. Stiamo parlando di un’occupazione momentanea del suolo. Ciò vale anche per i monopattini, anche se gli interrogativi relativi alla sicurezza restano insoluti, nessuno può impedire il loro passaggio.
Nessuno, per adesso, può impedire il trasporto in casa. L’unico suggerimento è di non metterlo sotto carica o peggio ancora tenerlo acceso. Se si abita in un condominio abbastanza moderno, si avranno sicuramente delle colonnine ad hoc per recharge come accade per le automobili, quindi è sempre meglio affidarsi a quelle anziché rischiare inutilmente.