La Dacia è un marchio che sta avendo un enorme successo, ed ora c’è la mazzata alle auto elettriche. Che decisione.
Tra i costruttori che stanno vivendo un periodo di maggior successo ci piace segnalare la Dacia, la piccola casa rumena che, pian piano, ha acquisito un ruolo centrale nel mercato delle quattro ruote. Il segreto è sempre stato quello di un ottimo rapporto tra qualità e prezzo, che ha fruttato ottimi introiti ed una popolarità che è ormai quasi mondiale.
Guardando in casa nostra, il marchio di proprietà del gruppo Renault fa registrare vendite da record, con numeri sulle immatricolazioni che sono in netta crescita. Per quello che riguarda l’elettrico, questo marchio ha presentato un solo modello che è la Spring, che di certo non brilla sul fronte delle prestazioni, e che comunque non costa poco.
Nelle prossime righe, andremo a vedere perché la Dacia è un marchio che non crede nell’elettrico, continuando a spingere al massimo su quello che è il concetto dell’ibrido. Il futuro di questa casa non sarà del tutto ad emissioni zero, almeno sino a quando le leggi lo permetteranno.
Dacia, i perché del no all’elettrico
La Dacia ha raggiunto un successo enorme a partire dal 2021, con il piano Renaulution, e da quel momento in poi è stato un crescendo continuo. Nel 2023 non sono stati presentati nuovi modelli, ma nonostante questo ci sono stati incrementi sotto il profilo delle vendite, a conferma di quanto si tratti di un marchio in ottima salute.
Il futuro è ricco di nuovi arrivi, con il SUV Duster e la Bigster che faranno il loro debutto nei prossimi anni. Sul fronte dell’elettrico, come sottolineato anche su “Motorisumotori.it“, la casa dell’est Europa ha fatto un vero e proprio miracolo con la Spring, ovvero un’auto elettrica disponibile a soli 21.000 euro, un prezzo molto basso considerando quelli che sono i costi di produzione di queste vetture, che impongono così dei prezzi molto alti nel momento della vendita, ma la Spring si è “contenuta”.
Tuttavia, il futuro della Dacia non sarà full electric, ma si manterrà l’offerta fatta di motori ibridi. La conferma è arrivata da Luca De Meo, il CEO del gruppo Renault, ovvero la fonte più affidabile che possa esistere. Tuttavia, la situazione è ancora poco chiara, soprattutto visti che sono gli obiettivi della casa della Losanga per il futuro.
Infatti, il gruppo Renault vuole offrire solo auto elettriche entro il 2030, dal momento che, entro il 2035, si potranno produrre solo vetture a batteria. La nuova regola è stata annunciata qualche mese fa, anche se era ormai nell’aria da tempo, ed è ovvio che i costruttori debbano arrivare preparati a quella data.
Un altro colosso come Stellantis ha gli stessi target, ovvero di vendere solo EV in Europa entro la fine del decennio. Per il momento, la Dacia continuerà a fare la gioia di chi è un purista del motore a combustione, ma a meno di clamorosi ribaltoni, anche lei dovrà presto adeguarsi alle nuove norme.