La Tesla ha un modo per far durare tantissimo la batteria e dopo oltre 200 mila km continua ancora a essere in perfette condizioni.
Se c’è un aspetto che merita di essere perfezionato da parte dei grandi produttori di auto elettriche è quello legato alla batteria e all’autonomia tra una ricarica e l’altra. Questo è un punto sul quale si sta lavorando moltissimo per poter fare in modo che le quattro ruote a impatto zero possano avvicinarsi il più possibile alle prestazioni di quelle endotermiche.
La Tesla da questo punto di vista è una di quelle che si è dimostrata da sempre maggiormente attiva e pronta a perfezionarsi. Uno degli aspetti più importanti è indubbiamente legato alla qualità delle proprie batterie, troppo volte accusate senza prove certe di rovinarsi con troppa facilità.
In realtà gli studi che sono portati avanti in questi anni mostrano dei dati ben diversi. A spiegare come le batterie della Tesla siano in assoluto tra le migliori al mondo vi è Recurrent Auto, con il noto sito che ha portato avanti un’indagine parlando di un totale di ben 6300 automobili Tesla.
Il risultato è stato chiaro a tutti, ovvero che il 90% di queste vetture dopo un periodo di cinque anni, avevano comunque modo di mantenere una capacità della batteria più che accettabile, raggiungendo una media del 90%. A voler confermare ancora di più questa teoria ci ha pensato Andy Slye con il suo canale YouTube, con quest’ultimo che ha spiegato anche alcuni trucchi eccezionali per poter far vivere quanto più possibile la batteria della propria Tesla.
Tesla Model 3: la batteria al 95% dopo oltre 200 mila km
Ecco che lo studio portato avanti e mostrato al mondo intero tramite YouTube, fa sì che la Tesla Model 3 possa far vedere a tutti le grandi prestazioni della propria batteria. Complessivamente il guidatore in questione aveva percorso in cinque anni ben 217 mila km, il che significa una media che è superiore ai 40 mila all’anno.
Per molti dunque in questo caso la batteria sarebbe praticamente da buttare e invece dal video si può notare come l’auto in questione sia ancora in grado di toccare il 95% della batteria. Il motivo è dettato dal fatto che il ragazzo ha mantenuto uno stole molto accorto nel momento in cui ha dovuto ricaricare la propria Tesla.
Ciò che però è straordinario è il fatto che questa Model 3 avesse ancora la vecchia batteria NCA, ovvero quella con nichel-cobalto-alluminio, e non il sistema aggiornato LFP, litio-ferro-fosfato. Dunque questo fa ben sperare che in realtà nelle nuove varianti le prestazioni della batteria possano essere ancora migliori di questa.
La Tesla non è mai stata portata, se non in rari casi, al di sopra dell’80% di batteria, lasciando dunque sempre un po’ di margine. Questo “vuoto” a quanto pare aiuta la vita della batteria e inoltre la ricarica è quasi sempre avvenuto con caricabatteria di livello 1 o 2, rare volte con il Supercharger. Dunque con questi due piccoli accorgimenti, ecco come la batteria della vostra Tesla Model 3 ha modo di toccare dei valori eccezionali, facendo la fortuna di chi acquista un veicolo così straordinario.