È possibile andare avanti con la propria Tesla senza mai degradarla? A quanto pare sì, la testimonianza è quasi surreale: ecco svelata la storia. È il sogno di chi è schiavo delle stazioni di servizio
Se vi trovate a colloquio con un purista dei motori, il suo scetticismo circa l’elettrico farà leva sempre o quasi esclusivamente su un fattore. Quale? La durata e l’affidabilità della batteria. Al di là del rombo romantico, della passione per l’olio e per la benzina, è chiaro che la praticità delle auto elettriche possano rappresentare il futuro delle quattro ruote. Eppure, l’incognita legato al degrado delle batterie resta tutta da verificare.
Lo sa bene Tesla, accusata diverse volte in passato di autonomie tutt’altro che fedeli a quelle esplicitate in concessionario. Per questo, il problema della durata e della longevità del comparto celle è un fattore da non sottovalutare e quasi inevitabile nel lungo periodo. Oppure no? Oppure questo tallone d’Achille delle elettriche è facilmente eliminabile? È quanto testato e certificato da uno youtuber americano, che con la sua Tesla ha messo a segno numeri strabilianti in termini di autonomia. Come ha fatto? Seguendo due semplici trucchi, che hanno fatto la differenza in termine di durata e affidabilità della batteria.
Tesla dall’autonomia infinita: il trucco che arriva dagli USA spiazza tutti, eccolo svelato
Grande appassionati di Tesla ed entusiasta delle auto elettriche, Andy Slye è un content creator statunitense che è riuscito a preservare la capacità della propria Model 3 con dati da capogiro. Pensate che, nonostante i 217.000 chilometri (e oltre) percorsi con la sua Tesla, Andy conferma di avere ancora il 95% della batteria a totale disposizione. Uno status di assoluta salute per le sue celle, che continuano a svolgere un lavoro egregio, in barba agli scettici dell’EV e agli ansiosi del degrado delle batterie.
Come ha fatto? Seguendo due semplici trucchi. Il primo è stato quello di ricaricare l’auto esclusivamente da casa, con caricabatterie di livello 1 o di livello 2. E dunque, mai utilizzando il Supercharger e le stazioni ad alta velocità. Il secondo, invece, è quello che nessuno si aspetterebbe: Andy non ricarica mai oltre l’80% la batteria della propria auto. Lasciarne una porzione vuota combatte e riduce lo stress degradante sul comparto celle e aiuta, nel lungo periodo, a preservare un ottimo stato di salute della batteria. E di conseguenza a preservarne la capacità massima.