Arriva una notizia spaventosa. Ecco cosa sta succedendo a nostra insaputa. Stiamo correndo un grosso rischio.
I veicoli elettrici, si sa, sono costosi e così, per tentare di spendere qualche euro in meno si vanno a recuperare i pezzi di ricambio online. Questa opzione è decisamente molto diffusa, specialmente per quanto concerne le batterie agli ioni di litio che alimentano le vetture a zero emissioni.
Ma chissà, forse dopo aver letto questo articolo, molti cambieranno opinione sulla bontà della scelta di affidarsi alla rete. I dubbi partono da alcune foto divulgate assieme ad uno scritto a nome Richard Dunbar, riguardante la sicurezza dei trasporti pericolosi sottoposti a normativa comunitaria ADR. Ciò che è emerso è effettivamente molto allarmante. Il motivo? Ora lo vedremo.
Batterie al litio usate, perché stanno diventando un pericolo
Come anticipato, materiale estremamente delicato come possono essere le batterie che rendono possibile il movimento degli EV, deve essere spostato in modo conforme all’Accordo Europeo sul Trasporto Internazionale delle Merci Pericolose su Strada. Questo prevede alcune regole piuttosto severe n termini di imballaggio.
Ad esempio, è obbligatorio l’utilizzo di contenitori omologati come COBAT LITIO BOX, così come devono sempre essere presenti alcune informazioni, come la marcatura, l’etichettatura, le dotazioni del mezzo e la formazione del guidatore.
Ebbene, alla luce di queste spiegazioni torniamo alle immagini postate su Linkedin. Quello che si nota è che almeno dal punto di vista del trasporto la normativa viene totalmente ignorata. Le venti batterie visibili, in partenza con ogni probabilità per la Repubblica Ceca, sono accatastate su pedane di legno, senza tralasciare che colui che sta effettuando il carico non indossa scarpe adeguate per un lavoro del genere.
Va precisato che non si tratta di un frame-spia. Al contrario lo scatto proviene da un’inserzione di vendita, in cui viene mostrato un intero deposito con il medesimo tipo di scenario. Ma non solo. In un caso viene fatta bella mostra di un accumulatore della Tesla a rischio cortocircuito ed infiltrazioni.
La denuncia dell’esperto sulle batterie
Nel suo sfogo sulla piattaforma dedicata al mondo del lavoro l’inglese si chiede se la gente si renda conto del rischio che si corre, dato che questi dispositivi andranno a “spingere” nuovi potenziali mezzi. A fronte di tale spettacolo poco edificante, si chiede pure se la documentazione allegata non sia fasulla e se siano state eseguite le punzonature.
Per il britannico si tratta di un carico dalla forte somiglianza con una bomba ad orologeria e dopo aver ammesso di provare paura davanti a certe realtà si chiede come si possibile compattare di fatto venti automobili a spina, in un unico furgone.
In Italia l’acquisto virtuale è molto comune, nella maggior parte dei casi, coloro che si auto-pubblicizzano sono autodemolitori che propongono dei pacchi batteria provenienti da macchine da distruggere. L’aspetto allarmante risiede nel fatto che tali componenti delle automobili, sono soggette a sbalzi termici e surriscaldamenti che possono compromettere la sicurezza. Non è da escludere che se accatastate scriteriatamente scoppino o prendano fuoco. Peggio anche se ci si trova coinvolti in un sinistro durante il trasporto.