Il celebre presentatore di Top Gear entra a gamba tesa nei confronti di un tipo specifico di auto e svela cosa lo preoccupa più di tutto.
Gli appassionati di motori e competizioni lo conosceranno senz’altro. Stiamo parlando di Jeremy Clarkson, noto per un’irriverenza secondo alcuni ai limiti della cafoneria, in quanto nei suoi lunghi anni da anchorman di Top Gear e più di recente di The Grand Tour, si è reso protagonista di uscite dai toni forti nei confronti di un po’ tutte le materie.
Occupandosi in prevalenza di automobili, i costruttori sono state sicuramente le sue “vittime” preferite. Privo di freni e di timori censori, il britannico non ha mai neppure risparmiato i tanto osannati veicoli elettrici, salutati e accolti dal mondo, come i salvatori dell’ambiente, un viatico verso la risoluzione del traumatico problema del riscaldamento globale che sta trasformando un po’ tutti i Paesi nei Tropici.
Ebbene, in una recente intervista al quotidiano The Sun il 63enne ha rifilato un’altra bordata, alle vetture a spina.
Clarkson ancora contro le auto elettriche, ecco il motivo
Nel botta e risposta con il famoso giornale made in UK, l’intrattenitore di Doncaster ha ribadito alcuni concetti da lui più volte ripetuti pubblicamente, ovvero che gli EV soffrono di una scarsa autonomia, che non sono poi così ecologici come si vuole far credere e che sono troppo lenti nella ricarica.
“Fortunatamente ora la gente sta cominciando a rendersene conto, quindi è arrivato il momento di spostare il focus su un altro concetto, cioè che sono dannatamente pericolosi“, le sue parole.
Ad agevolare questa stroncatura è stato un incendio scoppiato lo scorso agosto sulla nave da carico Fremantle Highway.
“Nessuno sa con certezza cosa l’abbia provocato“, ha proseguito l’inglese dalle simpatie tachteriane, “Di certo trasportava venticinque vetture a spina e stando agli esperti potrebbe essersi trattato di un pacco batteria mal funzionante“, ha rimarcato ricordando come un episodio analogo si fosse verificato su un’imbarcazione cargo nel porto di Newark, nel New Jersey.
“Due vigili del fuoco sono morti nel tentativo di spegnere le fiamme, senza dimenticare che c’era stato già il caso della Felicity Ace” ha dichiarato Clarkson ricordando l’affondamento tragico avvenuto recentemente, che ha disperso nell’oceano una quantità di batterie al litio affondata in mezzo all’Oceano Atlantico con tutte le batterie agli ioni di litio che conteneva. “Nell’ultimo ventennio hanno avuto luogo almeno dieci gravi incendi”. L’editorialista inglese ha sottolineato con sarcasmo che la colpa di questi incidenti non è certamente da attribuirsi alla salinità del mare, e non ha mancato la quantità di chiamate d’emergenza per incendi a vetture elettriche.
Se gli automobilisti della domenica e della settimana dovrebbero porsi degli interrogativi, anche nelle corse non stanno mancando i colpi di scena di questo tipo. Durante una gara di WRX un accumulatore difettoso ha fatto bruciare un box e le due Lancia Delta EVO che conteneva.
Dopo aver criticato pure le e-bike, sostenendo che contengono il medesimo potenziale esplosivo di sei bombe a mano, ha ricordato come il cobalto utile per la realizzazione delle batterie sia procurato dai bambini schiavi in Africa.