Una delle situazioni più complesse legate all’elettrico è certamente la ricarica. Oggi ne parleremo, anche grazie ad una news importante.
Uno degli argomenti più delicati da affrontare, quando ci riferiamo all’elettrico, sicuramente sta nella riuscita della ricarica. Che sia a casa o fuori, rapida o a corrente alternata, è ancora molto complessa da effettuare per tantissime persone sparse in tutto il mondo.
Le colonnine di ricarica non sono diffuse come le varie stazioni di servizio disposte per i veicoli tradizionali. E quindi questo rende problematica una mobilità a lungo termine, che non è affatto rara fra tantissime persone, almeno come volontà.
Forse, però, qualcosa sta finalmente cambiando. Un’evoluzione, in un certo senso, sta avvenendo. Vediamo in quale misura e se finalmente anche la mobilità più sostenibile potrà essere accolta nel miglior modo possibile.
Ricariche, adesso cambia tutto: i dettagli
Partiamo col dire che le colonnine di ricarica in Italia sono cresciute del 44%. Stando ai dati raccolti fino allo scorso 30 settembre, i punti di ricarica pubblici distribuiti sul territorio sono 47.228 rispetto ai circa 33mila dell’anno precedente. Secondo i dati di Motus-E, associazione che raccoglie operatori industriali, filiera automotive, mondo accademico e società civile, fra luglio e settembre 2023 sono stati installati oltre 2.000 nuovi punti di ricarica. Nuove aggiunte che si vanno ad inserire ad un’installazione totale di 10.456 ricariche nei primi 9 mesi dell’anno.
Per intenderci, si tratta del livello più alto mai osservato nello stesso periodo annuale. Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, ha commentato queste statistiche con grande entusiasmo: “Questi dati testimoniano l’impegno dei operatori per dotare l’Italia di un’infrastruttura realmente strategica e al servizio dei cittadini”. Le buone notizie, comunque, non finiscono qua. Nel 2023, infatti, un po’ in tutta Italia le cose sono andate via via migliorando. Anche il Sud Italia ha recuperato terreno.
I charging point sono il 23% del totale nazionale, con le regioni settentrionali che continuano a ospitare la quota maggiore (56%). La Lombardia guida la classifica con oltre 8.000 stazioni, dimostrando di essere la regione con l’infrastruttura di ricarica più capillare. Un numero quasi due volte più grande del Piemonte. La Campania, nel 2023, ha registrato un notevole incremento, grazie a 2.212 punti di ricarica installati a partire da gennaio. Le notizie sono davvero ottime anche dal punto di vista autostradale. Alla fine dello scorso settembre, infatti, le colonnine installate erano 851. Parliamo del 57% in più rispetto all’anno prima. La distribuzione è in costante aumento, visto e considerato che ormai sono presenti in quasi un terzo delle aree di servizio italiane.