Sapere è potere, o in questo caso risparmio. Non fate un abbonamento e non ricaricate la vostra auto se non siete certi di avere chiari dati e differenze che vi spieghiamo in questo articolo. Potete risparmiare moltissimo.
Sono ormai sempre di più le persone che si sono convinte nel mettere le mani su un’auto elettrica, con queste vetture che sono diventate apprezzate come non mai. I numeri parlano chiaro e soprattutto sono moltissime le aziende che stanno virando su una produzione quasi del tutto a impatto zero.
Non ci sono dubbi sul fatto che la Tesla sia stata in grado di aprire le frontiere di una produzione massiccia esclusivamente di vetture a impatto zero, ma ormai non è più l’unica. Indubbiamente il progetto di rendere nel 2035 la produzione di automobili unicamente con queste modalità è ambiziosa, ma al tempo stesso difficile da attuare.
I tempi si restringono e l’Unione Europea ha già prorogato dal 2026 al 2030 l’obbligo di produzione di auto a diesel Euro7. Questo fa pensare che difficilmente la produzione terminerà dopo soli cinque anni, ma negli anni che stiamo vivendo si ha sicuramente il modo di poter perfezionare quanto più possibile la tecnica delle vetture a impatto zero.
Uno dei punti cruciali per il quale ancora oggi ci sono molti scettici nel mondo è il fatto che l’autonomia di queste vetture è spesso ben al di sotto di quella delle auto termiche. Inoltre vi è anche il problema della ricarica, con questa che avviene in tempi ben più lunghi rispetto al classico pieno. Eppure ci sono dei modi che danno modo di risparmiare e non poco per quanto riguarda la ricarica del proprio veicolo elettrico.
Come ricaricare l’auto? Ecco le migliori stazioni
Stiamo vivendo un periodo davvero molto particolare, con l’inflazione che sta mettendo in ginocchio l’economia e dunque tutti quanti stanno cercando delle soluzioni per poter risparmiare. Le aziende che si sono prodigate nella creazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche in giro per l’Italia sono sempre più numerose e i costi variano.
Il consiglio in questi casi è sempre quello di sottoscrivere un abbonamento, in quanto darà modo di poter risparmiare qualcosa. Per esempio con A2A si potrà decidere tra la tariffa da 16 Euro, con la Small che garantirà 30 kWh ogni mese, dunque 0,53 Euro al kW, ma nel momento in cui si dovesse passare alla Extra Large, ecco che si otterrebbero 280 kWh per soli 90 Euro, 0,32 Euro ogni kW.
Con Acea invece si avranno dei costi che variano dalla versione Quick, che sarà da 0,69 Euro al kW, e la Fast da 0,89 Euro al kWh. Con Plentiude + Be Charge invece ci sono diverse offerte che passa dalla Be Free, con un costo di 0 Euro al mese e con 0,65 Euro al kWh per la versione non a ricarica veloce.
La migliore offerta da questo punto di vista è la Premium New, ovvero la possibilità di pagare 19,90 Euro al mese e a quel punto avere una ricarica per soli 0,39 Euro al kWh. Interessante anche l’abbonamento con Duferco Energia, con la tariffa Flat che con il costo di 129 Euro al mese garantisce 200 kWh, il che significa un prezzo di 0,645 Euro per ogni kWh erogato.