Galvanizzato dai risultati ottenuti quest’anno dalla Tesla, patron Musk lancia un programma low cost. Ecco in cosa consiste.
Di sovente criticato per il suo essere sopra le righe Elon Musk ha dimostrato di vederci lungo. Fondata nel 2003, la Tesla è riuscita nell’arco di pochissimi anni a mettersi alle spalle i colossi dell’automotive. Terza per numero di vendite nel 2022, nello spazio di dodici mesi è passata in vetta grazie alla sua Model Y. La cosa che sorprende è che anche in Europa ha staccato tutti. Soltanto nel mese di settembre ne sono state immatricolate 29.309.
Sulla scia di questi ottimi riscontri, il magnate sudafricano ha deciso di ampliare il proprio bacino d’utenza strizzando l’occhio a chi normalmente non può permettersi le sue vetture. Va infatti sottolineato che non solo le full electric americane hanno un prezzo elevato, ma se si rompe qualcosa le riparazioni possono rivelarsi un vero salasso.
Dunque, in una sorta di primo tentativo di inclusione, ha reso noto che presto ci sarà a disposizione dell’utenza anche un’auto più abbordabile.
Tesla scende tra gli umani, così vuole conquistare il popolo
Come detto, quindi, il prossimo step che compirà l’azienda a stelle e strisce sarà quella di lanciare un veicolo a batteria che non sia per soli ricchi e da quanto si apprende l’operazione troverà concretezza nel Vecchio Continente.
Non è da adesso che il 52enne esprime l’intenzione di dare vita ad un dipartimento dedicato ad EV più economici e finalmente dovremmo esserci. Il progetto diventerà realtà a breve e c’è già una quasi certezza.
La sede di produzione sarà la Germania, nella fattispecie la Gigafactory di Berlino. Il nome dovrebbe essere Tesla 2 in quanto considerato un gradino inferiore alle Model 3 e Y e la somma necessaria per l’acquisto dovrebbe aggirarsi attorno ai 25mila euro.
La domanda che vi starete ponendo è come mai l’uomo più ricco al mondo si stia interessando a creare un prodotto alla portata di molte più tasche rispetto agli standard della sua compagnia? La risposta è da ritrovarsi nella volontà di avvicinare quante più persone possibile al concetto delle zero emissioni e potenzialmente agevolare l’utilizzo delle energie rinnovabili su vasta scala.
Stando alle informazioni che stanno circolando si dovrebbe trattare di un B-SUV compatto. La costruzione avverrà sfruttando una piattaforma di nuova generazione che verrà poi adoperata anche per la realizzazione dei robotaxi. Un progetto complesso, questo, che per il momento è stato messo in stand-by in attesa di capire la direzione dell’economia globale.
A margine di questi annunci ne è arrivato un altro circa l’avvio della produzione delle nuove autovetture a spina nella Gigafactory del Messico, in zona Monterrey, attualmente ancora in fare di sistemazione.
Tornando alla messa in opera del piano low cost, recentemente l’imprenditore di Pretoria avrebbe fatto visita allo stabilimento berlinese. Anche se nulla trapela sul tipo di conversazione avuta con i dipendenti, è certo che qualcosa sta bollendo in pentola, non solo per l’immediato, ma pure per il lungo termine. Non è infatti escluso che per ridurre le spese e quindi diminuire il costo finale venga avviato un programma di localizzazione.