La BMW è un marchio che sta investendo molto sull’elettrico, ma oggi torneremo indietro nel tempo. Ecco cosa fecero anni fa.
In casa BMW c’è grande interesse per le auto elettriche, ed in questo 2023 di novità ne sono state mostrate parecchie. A gennaio, al CES di Las Vegas, è stata svelata al mondo la i Vision Dee, un modello che farà da base probabilmente per la nuova Serie 3 ad emissioni zero, la quale potrebbe arrivare sulla scena già nel 2025.
In seguito, è stato il turno di altre tre Concept Car, le Vision Neue Classe. Ovviamente, si tratta di modelli che non verranno commercializzati, ma che sono stati realizzati per dare un’idea di quello che sarà il futuro delle auto elettriche della casa di Monaco di Baviera, un taglio nettissimo con il passato ed il presente.
La BMW vuole puntare su tanta tecnologia e su un design minimalista, senza aver bisogno di strafare. Detto dell’interesse del marchio tedesco per le auto a batteria, è giunto ora il momento di fare un salto indietro importante, di ben mezzo secolo, per parlarvi di alcuni modelli che hanno del clamoroso.
BMW, ecco la prima elettrica della storia
La storia che è stata riportata sulle colonne di “Motorzoom.it” è davvero incredibile, dal momento che si parla di una BMW elettrica del 1972. Avete capito bene, la casa di Monaco di Baviera presentò il primo modello ad emissioni zero della storia ben 51 anni fa, in quella che è una storia che non ricorda praticamente nessuno.
Il 1972 fu un anno drammatico per la Germania, visto che si tennero i Giochi Olimpici di Monaco di Baviera, quelli degli attentati dei palestineti agli atleti israeliani, che scatenarono una scia di sangue che ben conosciamo ancora oggi. Tuttavia, proprio in quel periodo la casa tedesca presentò ben due modelli alimentati a batteria, che sconvolsero il mondo.
Vennero chiamati Elektro-Antrieb, ed erano ovviamente dei prototipi, non destinati alla produzione in serie. Si tratta, possiamo così definirlo, di un antenato della i3, ovvero la prima elettrica moderna del marchio, apparsa ben 40 anni più tardi. Pensate che l’autonomia era di appena 60 km, e venne utilizzata solo per il trasporto dei membri del Comitato di Organizzazione delle Olimpiadi, ma ciò significa che la vettura, le ruote sull’asfalto, ce le mise a tutti gli effetti, senza essere subito messa in un museo.
Dopo questi due modelli, di BMW elettriche e di auto a batteria in generale non se ne è più parlato, almeno sino all’inizio del nuovo millennio, quando la ricerca di una mobilità più sostenibile ha cambiato le carte in tavola. Come ormai si è capito, il costruttore tedesco ha investito molto in questa tecnologia, ed ha un bel vantaggio sugli avversari.
Ormai mancano poco più di 11 anni allo stop completo alla produzione ed alla vendita di auto dotate del motore termico, e ciò significa che il tempo del dominio dell’elettrico è molto vicino. Al momento, per questa tecnologia non c’è ancora grande entusiasmo, ma le cose potrebbero cambiare in futuro.