Il costo delle auto elettriche ne sta rallentando il mercato, ma in futuro non mancheranno le modalità per poter risparmiare.
Tutti quanti ormai hanno ampiamente accettato il fatto che le automobili dei prossimi anni saranno elettriche. Questo cambiamento ha un duplice valenza, perché non solo darà modo di poter dare vita a una serie di nuove vetture innovative, ma allo stesso tempo si potrà anche aiutare l’ambiente. L’intento dunque è di quelli nobili, peccato che essendo agli albori di questa rivoluzione servono degli aggiustamenti.
Uno degli aspetti che di sicuro non sta aiutando nelle vendite è il fatto che le vetture a impatto zero presentano un prezzo davvero superiore rispetto alle termiche. Poco importa dunque che il costo della ricarica sia molto più basso in confronto a un pieno di benzina o di diesel, perché molto spesso si hanno 12/13 mila Euro di differenza in fase di acquisto.
Un altro punto sul quale si sta lavorando tantissimo e dove sarà determinante poter trovare una soluzione è legato alla durata in strada delle auto. L’autonomia delle vetture a impatto zero non può essere considerata soddisfacente, motivo per il quale si sta provando a rinnovare sempre di più le varie batterie, facendole diventare più prestazionali.
Proprio da questo punto di vista sembrano che ci possano essere delle interessantissime novità. Le batterie non solo hanno bisogno di migliorarsi, ma anche di ridurre il loro costo, dato che è questo aspetto a risultare il più oneroso, ma con una serie di novità e cambiamenti futuri, finalmente si riuscirà a dare il via alle auto elettriche dei sogni.
Le nuove batterie del futuro: ecco come abbatteranno i costi
La grande novità per quanto riguarda le batterie che verranno gunge da Autocar, dove è stato intervistato l’ex direttore operativo della Nissan, ovvero Andy Palmer. Il suo ruolo è stato determinante per poter dare vita alla Leaf, indubbiamente una delle vetture elettriche maggiormente apprezzate.
Secondo Palmer in questo momento si sta avviando un processo che porterà indubbiamente a una sensibile riduzione del valore di mercato delle auto elettriche. Il segreto per poter arrivare a questo risultato è legato al fatto di ridurre le dimensioni della batteria, cercando di montare così dei modelli più piccoli, come per esempio quelli da 24 kWh.
Palmer ha messo in chiaro come l’utilizzo di una batteria più piccola sia un qualcosa alla quale si può già ambire e che permetterà l’abbattimento dei costi. Secondo lui infatti non vi è bisogno di attendere grandi novità tecnologiche o chimiche, ma nel momento in cui si dovesse montare una batteria più piccola è normale che si andrebbe a perdere di autonomia.
Ecco allora che Palmer pensa che il modo migliore per poter ovviare a questo problema è quello di ampliare nettamente la rete di ricariche nel mondo. Il numero minimo dovrebbe stanziarsi attorno ai 15 milioni, ma al momento si è davvero molto lontani e dunque una volta data la possibilità di ricaricarsi con frequenza, nessuno si preoccuperà più dell’autonomia. Un punto di vista interessante, ma che non toglie il limite di doversi fermare con costanza spesso con soste anche lunghe. In questo momento ciò che conta sono le idee e capire come migliorare la gamma elettrica.