L’anti-Tesla sembra proprio essere arrivata al vertice dell’automobilismo. Attenzione alla società in questione.
Tesla è una delle aziende più conosciute e apprezzate al mondo. In poco più di 20 anni si è fatta strada all’interno dell’automotive. E ha fatto anche di più, molto di più, raggiungendo traguardi che sembravano veramente poco prevedibili prima del suo approdo al vertice delle quattro ruote.
Adesso la strada sembra essere decisamente in discesa per Elon Musk e colleghi. Sembra, però, perché sappiamo molto bene che un settore commerciale competitivo come quello automobilistico è in grado di riservare sempre molte sorprese.
E infatti pare proprio che l’anti-Tesla, se così vogliamo chiamarla, c’è eccome. Ci riferiamo ad una società ultra-competititiva e assolutamente in grado di reggere il confronto con il colosso statunitense dell’elettrico.
Tesla, occhio: ecco l’azienda ‘stratega’ che vuole fermarti
Michael Shu, direttore generale e ad della divisone vendite auto europee del Gruppo Byd, di recente si è espresso così sugli obiettivi prossimi dell’azienda cinese: “In un anno siamo entrato in 20 Stati dell’Unione Europea. L’Europa ha un ruolo centrale nel nostro piano di sviluppo”, come riportato dal Sole 24 Ore.
L’azienda in questione non parla e basta, come dimostrano gli straordinari risultati del 2023, ma si muove annche particolarmente bene e in maniera decisa. Il marchio orientale specializzato nella produzione di auto elettriche a partire dagli ultimi mesi del 2022 ha dato vita ad un arricchimento della sua ‘gamma occidentale’ con tre modelli a zero emissioni.
Veicoli approdati in Germania, Olanda, Danimarca, Svezia e Belgio. Ci riferiamo ad Han, Tang e Atto 3. Si trattava di un ‘semplice’ test per una società che voleva capire se poteva concretamente puntare al mercato europeo. Una prova portata a termine dai suoi migliori progetti a quattro ruote.
Possiamo dire che ha avuto ragione lei. A dircelo ci pensano i numeri. L’esportazione delle vetture elettriche del marchio in Europa è stato un successo strepitoso. Come riportato da Bloomberg, nel Vecchio Continente BYD ha toccato quota 3,2 miliardi di euro circa nell’11° mese del 2022; si tratta di un +165% rispetto allo stesso periodo del 2021. Sempre nel 2022, il brand cinese ha realizzato un incremento delle vendite totali del 184%: 911.410 mezzi elettrici venduti.
E non pensiate che si sia trattato di un ‘semplice’ exploit dell’ultima ora. Nel 2023, nel terzo trimestre dell’anno corrente, BYD ha consegnato soltanto 3.456 auto in meno di Tesla. Certo, l’azienda americana è stata penalizzata da una serie di brevi stop delle attività di alcune fabbriche per via di una serie di lavori di aggiornamento. E, guardando le statistiche da inizio anno, Tesla ha un vantaggio sui rivali cinesi più importante: 1.324.074 contro 1.048.413. Ma il divario è certamente minore rispetto al passato. E l’ambizione di BYD non vuole proprio frenare.
BYD, l’anti-Tesla che vuole dominare l’Europa: ennesima dimostrazione
BYD, come abbiamo visto, punta a fare sempre più la differenza all’interno del mercato europeo. Lo dimostra il piano di espansione che è stato citato da Michael Shu e che effettivamente il marchio sta compiendo. Un progetto di crescita che vedrà presto nascere anche una fabbrica di produzione di automobili in Europa.
Avete capito bene. A rivelarlo ci ha pensato il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung. Questi ha riferito che BYD vorebbe puntare sull’Ungheria per realizzare il suo sito europeo. I media cinesi, tempo fa, avevano riportato che il ministro ungherese Viktor Orban aveva incontrato i vertici di BYD durante una visita agli stabilimenti del costruttore a Shenzhen in Cina.
Non è ancora detta l’ultima parola, anche perché BYD ai microfoni di Reuters ha spiegato che sta cercando ancora il luogo giusto e che farà un annuncio a fine 2023. Il Governo ungherese non ha commentato l’indiscrezione. In passato si era parlato anche di Francia, Germania e Spagna come possibili sedi. In ogni caso, non rimane che attendere fine anno e scoprire dove il colosso orientale dell’elettrico si posizionerà in Europa. Di sicuro, comunque, BYD vuole conquistare l’Europa…e sopravanzare Tesla.