La Tesla ha avuto non pochi problemi negli ultimi anni e ora sono in tanti a mettere in discussione la qualità della casa americana.
Per poter fare in modo che l’elettrico diventasse sempre più apprezzato e conosciuto nel mondo era fondamentale che un’azienda si imponesse sulle altre con delle auto a impatto zero e molto prestazionali. La Tesla da questo punto di vista è una delle case che ha saputo rinnovare in modo straordinario la gamma automobilistica, anche se i problemi non sono mai mancati.
Tra i problemi del colosso a stelle e strisce vi è sicuramente il fatto che, visto la sua innata propensione alle innovazioni tecnologiche, alla fine presenta anche una serie incredibile di problemi meccanici. Questi dati li ha analizzati J.D.Power, con questi che ha catalogato la Tesla come una delle auto che presenta i maggiori guasti nei primi tre anni.
Non va di certo meglio l’analisi che è portata avanti da Consumer Reports, con la Tesla che infatti è crollata solamente al 27esumi posto tra le auto più affidabili, in una classifica di 28. Questo deve ovviamente portare a delle riflessioni per Elon Musk e soci, perché per quanto i numeri al momento siano ancora positivi, il fatto che le vendite non siano cresciute come le attese avrebbero previsto fa sì che sia necessaria una svolta.
Va benissimo l’idea di abbassare i costi legati agli acquisti della Model 3 e della Model Y, oltre al fatto di creare la Model 2, la prima utilitaria di casa Tesla. Ciò che però si deve perfezionare è la qualità di queste vetture, per questo motivo una delle principali innovazioni parte anche dal prendere spunto da una rivale.
Tesla fa “spesa” da Stellantis: ecco il cambiamento inatteso
Per poter fare in modo che la Tesla migliori sensibilmente la qualità delle proprie auto era necessario mettere sotto contratto uno dei più esperti dirigenti sul mercato. Le innovazioni da un punto di vista dirigenziale non sono di certo mancate nell’ultimo periodo, infatti Tom Zhu è passato dalla Cina alla sede del Texas, con il suo compito che sarà quello di controllare la produzione del Nord America.
Michael Hildebrand passa invece dal ruolo di dirigente della produzione di Eli Lilly alla gestione dell’espansione della Gigafactory del Nevada, ma ii grandi colpi non sono finiti. Per prima cosa la Tesla ha deciso di ingaggiare il dirigente della produzione di Bosch, ovvero Michael Schmidt, con quest’ultimo che avrà il compito di controllare le operazioni della Gigafactory.
Ciò che però ha fatto sicuramente maggiormente discutere è il fatto che in casa Tesla sia giunto da Stellantis Kahiree Gans. Quest’ultimo infatti è passato dal Gruppo italo francese per insediarsi nella casa americana con il ruolo di “Responsabile delle operazioni di qualità”, anche lui direttamente nella Gigafactory del Texas.
Tutti questi cambiamenti fanno sì che la Tesla possa guardare il futuro in modo più sereno, perché sono tanti gli aspetti che fanno sì che le aziende automobilistiche possano imporsi sul mercato e l’affidabilità è indubbiamente una di queste. Ora servono i risultati e la nuova squadra ne è all’altezza.