Alcune automobili elettriche sono davvero difficili da mantenere in efficienza: presto cambierà tutto, ecco cosa si può fare a riguardo.
Quando le automobili elettriche sono diventate popolari, le persone che le hanno acquistate hanno iniziato a comprendere i limiti principali di queste vetture. Tutti problemi che per fortuna, le case produttrici stanno iniziando ad intervenire, sviluppando soluzioni che aumentano autonomia, velocità di ricarica e soprattutto range delle vetture in questione.
Uno dei problemi più gravi che le case produttrici stanno cercando di risolvere è l’autonomia, derivata soprattutto dalle batterie e dalla loro costituzione. Molti marchi come Toyota, Tesla e Fiat stanno cercando soluzioni che consentano alle batterie una durata maggiore unita ad una velocità di ricarica eccellente ma per ora, sono le case cinesi che si sono avvicinate di più a far quadrare la situazione.
Stavolta però è stata un’azienda americana a trovare una soluzione inedita che potrebbe migliorare del tutto la performance di questi strumenti fondamentali per azionare le automobili di nuova generazione. Vediamo rapidamente qual è la svolta e perchè potrebbe davvero cambiare tutto, rendendo le batterie più durature e soprattutto, facilitando e non poco il processo di ricarica di questi dispositivi.
Bastava rivestirle!
Il futuro secondo molti esperti non è più nelle classiche batterie al litio e fosfato quanto in quelle composte da litio e zolfo, dotate di una grandissima densità ma purtroppo dalla durata molto risicata rispetto a quelle impiegate da altri marchi produttori. Bene, sembra che la soluzione sia letteralmente dietro l’angolo, è tutta una questione di composizione.
Secondo il capo ricercatore della prestigiosa università Monash Engineering, il problema principale di queste batterie è l’ampia dispersione di litio e zolfo durante l’alternanza tra la batteria carica e la stessa in ricarica. La soluzione? Più intuitiva di così si muore: basta un semplice rivestimento che consenta al litio di muoversi liberamente ma impedisca il transito agli altri elementi chimici, migliorando la durata e la resistenza della batteria nel tempo.
Sembra che tra le aziende più interessate a questo progetto ci sia l’americana Lyten che dalla sua sede negli States osserva con attenzione lo svolgersi di queste ricerche. Perfezionare le batterie al litio-ferro potrebbe segnare un’importante rivoluzione nel mondo dell’automobilismo elettrico e chissà che in futuro, la maggioranza delle case produttrici non prendano proprio questo tipo di prodotto come principale dotazione di bordo per le sue automobili.