Quando ci avviciniamo alle auto elettriche il primo pensiero va subito a prezzo e autonomia. Sul primo aspetto c’è ancora un problema
Le vetture a batterie sono ancora di media più care di quelle a carburanti tradizionali. Questo spread incide sul livello di vendita, non soltanto in Italia e per ora ne limita la diffusione su larga scala.
Se pensiamo a quella che era la proiezione che ci veniva annunciata solamente un paio d’anni fa siamo completamente fuori parametro. La diffusione delle auto elettriche non sta rispecchiando i dati analitici riportati da tutti gli esperti a livello internazionale. La transizione ecologica ha spinto ad un’accelerazione sul tema dell’elettrico, con incentivi pubblici e aiuti governativi che ne hanno permesso un primo step importante nel mercato.
Appena sono venuti meno questi, però, (vedi il caso della Germania), le vendite sono calate. Inizialmente si discuteva sul tema dell’autonomia, della mancanza di colonnine di ricarica (specie in Italia) e sui costi dell’elettricità, come principali cause di mancanza di appeal sugli automobilisti. In realtà il problema non è tanto questo, soprattutto ora, ma il prezzo di listino delle EV, che si mantiene ancora piuttosto al di sopra della media delle altre auto a combustione. A livello mondiale è stato riscontrato un rallentamento nella vendita e nelle domanda dei consumatori per la tecnologia elettrica negli ultimi due trimestri.
Ad analizzare questa tendenza ci ha pensato S&P Global, società statunitense che sottolinea le motivazioni di questo andamento.
Auto elettriche, il prezzo è un problema: i motivi del calo delle vendite
In Nord America si riscontra una vendita di veicoli elettrici appartenenti per la maggior parte a categorie di lusso elevato, con prezzi di vendita alti. Considerando invece le fasce “utilitarie”, il sovrapprezzo legato alle batterie non piace agli automobilisti.
Proprio per questo quasi la metà degli automobilisti intervistati da S&P Global in tutto il mondo ha affermato di considerare i prezzi dei veicoli elettrici troppo alti. Si comprende come possa essere una tecnologia utile sia a livello ambientale che per costi di ricarica ma risulta troppo oneroso entrarci.
Dietro al prezzo, i consumatori intervistati dalla società americana hanno manifestato per il 46% delle preoccupazioni legate alla durata della ricarica e per il 44% alla disponibilità delle stazioni.
Se a questo aggiungiamo che solo il 51% dei proprietari di veicoli elettrici ha dichiarato di avere un caricabatterie a casa e la maggior parte non è disposta a pagare un extra per il wallbox, ecco che effettivamente il rifornimento può essere un problema.
Anche le prospettive di acquisto fotografano un mutamento di atteggiamento negli ultimi due anni. Nel 2021, infatti, l’86% dei consumatori ha dichiarato di essere disponibile all’acquisto di una vettura elettrica, mentre ora questa percentuale è scesa al 67%.