Il marchio texano non finisce mai di sorprendere e anche questa volta il suo fondare spiazza tutti coinvolgendo anche l’Italia
Elon Musk continua a dimostrare che il suo marchio è un faro di innovazione, unendo sostenibilità, tecnologia avanzata e una visione audace del futuro della mobilità. Con un occhio costante rivolto all’orizzonte, il mondo può solo aspettarsi ulteriori sorprese e rivoluzioni da parte di questo straordinario imprenditore e della sua visione avveniristica. In un panorama automobilistico sempre più competitivo, Tesla sta vivendo un’espansione senza precedenti, affermandosi come leader mondiale nel settore delle auto elettriche e delle tecnologie sostenibili.
Tesla ha conquistato il mercato non solo con le auto elettriche, ma anche con un approccio olistico alla mobilità sostenibile, abbracciando energie rinnovabili, batterie avanzate e tecnologie di guida autonoma, mentre i centri di produzione strategici hanno potenziato la capacità di Tesla di soddisfare la crescente domanda mondiale. Il 2023 è stato un anno chiave per l’espansione globale di Tesla e la società ha ampliato la sua presenza in nuovi mercati, esportando le proprie auto a un pubblico sempre più vasto.
La nuova fabbrica Tesla a Grugliasco tra sogno e realtà
È notizia recente di qualche giorno fa che il gruppo Stellantis abbia scelto di mettere in vendita una delle sue migliori eccellenze sparse lungo il nostro territorio per far fronte alla necessità di rendere più efficiente la gestione finanziaria del complesso sistema aziendale. La vittima sacrificale sarebbe la fabbrica ex Bertone di Grugliasco in Piemonte, dove fino a poco tempo fa la Maserati sfornava alcuni dei suoi più lussuosi modelli sportivi, come la Maserati Quattroporte prodotta nella fabbrica torinese fino al 2021.
L’annuncio della vendita della fabbrica di proprietà di FIAT ha subito risvegliato l’istinto naturale da predatore del fondatore di Tesla, da mesi interessato ad aprire un ulteriore stabilimento produttivo in Europa dopo quello inaugurato a Grünheide in Germania, a pochi chilometri dalla capitale Berlino, il quale avrebbe fiutato l’affare per accaparrarsi la storica fabbrica italiana ed aumentare la produzione delle sue automobili in Europa. Nello stabilimento tedesco si producono già 5 mila unità a settimana che, calcoli alla mano, garantirebbe una produzione annua di circa 1 milione di nuove vetture.
Già prima dell’annuncio della vendita della fabbrica di Grugliasco, Tesla si era informata con il governo della comunità autonoma di Valencia in Spagna per la creazione ex novo di un polo industriale in cui costruire la seconda futura gigafactory europea. Quindi l’interessamento del brand americano è reale, e l’occasione italiana garantirebbe di sfruttare, oltre alla struttura già pronta per la produzione, anche tutto un indotto composto da piccole e medie aziende capaci di offrire altissimi standard di competenza e qualitativi.