L’auto elettrica è la grande protagonista del mercato internazionale delle quattro ruote degli ultimi anni, ma adesso si parla di tassarla.
Negli ultimi anni abbiamo visto l’ascesa delle auto elettriche in gran parte del mondo, grazie a prezzi vantaggiosi sia all’acquisto che per il rifornimento, e ovviamente anche per una questione ambientale. La nuova sensibilità ecologista emersa di recente ha sicuramente incentivato molta gente all’acquisto di questo tipo di vetture, e ovviamente anche i governi hanno fatto la loro parte. Il ricorso agli incentivi fiscali di vario tipo ha permesso di dirigere l’interesse di molti automobilisti verso i mezzi a batteria.
Sappiamo però che non in tutti i paesi l’auto elettrica ha ottenuto un successo immediato, e proprio in Italia ci sono ancora molte resistenze. La motivazione è dovuta soprattutto a ragioni culturali, ma anche al problema, ancora ben evidente nel nostro paese, relativo alla carenza di colonnine di ricarica sul territorio nazionale. Proprio per questo di recente il governo ha stanziato nuovi fondi per aumentarne il numero, e nei prossimi mesi dovremmo iniziare a vedere i primi risultati di questo impegno.
Sostenere attivamente il mercato elettrico con sconti e sgravi fiscali ha ovviamente un’importante ricaduta in ambito ambientale, un fronte su cui non è più concesso alcun ritardo. La riduzione delle emissioni inquinanti è sempre più una impellente necessità, e c’è addirittura chi ipotizza un completo stop alla circolazione di auto diesel o benzina entro il 2035, almeno in alcuni paesi. Eppure, c’è anche chi starebbe pensando a nuove tasse sull’auto elettrica, rischiando di vanificare molti sforzi.
Una tassa sull’auto elettrica? Ecco cosa potrebbe succedere
Per fortuna questa decisione ancora non riguarderà l’Italia, dove il mercato dell’elettrico avrebbe forse bisogno di ulteriori incentivi, invece che di disincentivi. Ma poco oltre i nostri confini presto acquistare un’auto a batteria diventerà un pochino meno conveniente rispetto a quanto è avvenuto finora. Succede in Svizzera, dove dal 1° gennaio 2024 gli automobilisti dovranno pagare una nuova imposta sulla propria vettura elettrica.
Si tratta di una tassa equivalente al bollo dell’auto che già si paga in Italia, che è stata approvata dal governo elvetico ed entrerà in vigore dall’anno prossimo. Quali conseguenze avrà questo provvedimento è ancora da valutare, ma si spera non freni un settore in grande espansione nel paese alpino. In Svizzera, la quota del mercato elettrico delle auto è cresciuta rapidamente, passando dal 4,2% dal 2019 al 17,8% del 2022.