Ci risiamo, ennesima svolta improvvisa nei piani di Elon Musk, il discusso CEO di Tesla. Ecco cosa è accaduto.
Elon Musk, il chief executive officer, o se si preferisce amministratore delegato, di Tesla continua a far parlare di sé. Dopo le polemiche relative al funzionamento di Autopilot, il programma di assistenza alla guida sviluppato negli Stati Uniti, e alle prese di posizione di Musk su questioni di politica internazionale, in special modo sull’Ucraina, si accendono altre discussioni sulle scelte dell’uomo d’affari nato in Sud Africa, ma naturalizzato statunitense.
Il effetti, il magnate dell’automobile elettrica è un personaggio molto particolare, ma che riveste un ruolo di rilievo nella scena internazionale. Lo testimoniano i suoi incontri con capo di stato e di governo, non ultimo quello con Rishi Sunak Primo Ministro del Regno Unito. Ma in questo caso le polemiche intorno a Musk sono connesse alle politiche industriale adottate da Tesla, in particolare nei rapporti con i clienti.
Cosa succede a Cybertruck, le novità per i clienti
Tra le clausole di vendita dell’ultimo modello Tesla, il pick-up Cybertruck, vi erano delle condizioni di rivendita molto restrittive che hanno immediatamente scatenato le reazioni della rete. Tali limitazioni imponevano agli acquirenti della vettura delle sanzioni finanziarie molto esose in caso di rivendita del veicolo nei primi 12 mesi dall’acquisto.
La reazioni sono state immediatamente molto negative e così decise da spingere l’azienda automobilistica a modificare le sue decisioni, cancellando le clausole incriminate dai contratti di vendita del mezzo. Le discussioni erano centrate sulle necessità di imporre delle restrizioni per un veicolo non particolarmente elitario.
In genere, condizioni simili sono imposte a vetture rare con produzioni molto limitate, come per esempio la Rolls-Royce Spectre. Secondo molti utenti del web, tale condizioni è incomprensibile per una macchina che verrà prodotta su larga scala. La ritrattazione ha alimentato molte congetture sui motivi della dubbia politica di Tesla, alimentando ancora di più il dibattito sulla rete.
Di certo, il clamore suscitato dalla limitazione di rivendita imposta ai clienti ha spinto Tesla a ritrattare la scelta, ma non ne ha chiarito le motivazioni. Potrebbero infatti arrivare altre novità nei prossimi mesi. Non si può escludere che Tesla non cancelli la clausola, ma decida solo di riscriverla.
Oppure si accordi direttamente con i suoi clienti al momento dell’acquisto del Cybertruck, mediante impegni non vincolati a quello originario di vendita. Insomma una nuova polemica potrebbe essere in vista per la Tesla e il suo discusso proprietario, sempre che non sia un’abile politica di marketing.