Le batterie elettriche sono sempre un argomento di grande discussione. I problemi di sicurezza esistono, ma un nuova tecnologia sta risolvendo il più grave
Le batterie sono sicuramente un enorme punto interrogativo nonché grande argomento di discussione del futuro prossimo. I temi che le riguardano sono vari e differenti.
Dall’autonomia alla ricarica fino alla resistenza e durabilità delle stesse batterie. Ultimo, ma non ultimo per importanza, concetto di rilevanza assoluta è quello legato alla sicurezza. Una grande importanza per le automobili elettriche del domani ce l’avrà anche e soprattutto la questione legata a ciò.
Ancora oggi, pur avendo fatto passi da gigante in pochi anni in tal senso, la sicurezza dei conducenti e delle stesse vetture è tutt’altro che risolta in maniera netta e definitiva.
Forse, però, qualcosa sta per cambiare in maniera importante. L’ultima novità del settore può fare la differenza in maniera accurata e assoluta. Scopriamo di cosa stiamo parlando e perché sarebbe così importante per l’intero mercato.
Batterie elettriche, che novità: di cosa si tratta
Una partnership di rilievo per rivoluzionare un intero settore. Parliamo di ciò che ha annunciato LG Chem insieme a LX Hausys, ovvero lo sviluppo di un materiale in grado di ritardare l’instabilità termica nelle batterie. E’ un composto progettato e messo a punto per essere utilizzato in un’automobile elettrica. Sarebbe in grado di resistere a forti fiamme e ad una pressione elevata per un arco temporale 14 volte superiore rispetto ai materiali esistenti.
L’elemento chiave che garantisce tali proprietà al materiale sarebbe l’adozione di una innovativa formula chimica ricavata dalla miscelazione di diversi composti (ossido di polifenilene e resina poliammidica su tutti). Questa realizzazione ha richiesto una ricerca di ben 10 anni con l’unico – ma importantissimo – obiettivo di contrastare guasti e possibili incendi. Ricordiamo infatti che, se una vettura a zero impatto ambientale prende fuoco, può rimanere infiammata per tantissimo tempo, addirittura giorni.
E anche dopo che è stata spenta – se è possibile farlo – il rischio di incendio rimane alto almeno fino alle 48 ore successive. Si tratta quindi di una problematica evidente e importante, decisamente non da ignorare. Ecco perché questa ricerca, che evidentemente sta già dando i suoi frutti, è così rilevante.
Aumentare la sicurezza per le vetture che sono state designate come quelle del futuro è un obiettivo molto ambizioso e allo stesso tempo di cruciale utilità. Di fattori ancora da migliorare all’interno della tecnologia elettrica ce ne sono molti, ma la sicurezza deve essere sempre al primo posto. Specialmente a bordo di una vettura.