E’ scattato l’allarme in Italia e non solo. Crisi in vista? I dati sono terribili, ecco sta succedendo nel mondo delle moto elettrice.
Ci sono mercati che stentano a decollare, altri che trovano dei picchi importanti e poi improvvisamente vanno incontro a delle problematiche che ne mettono a repentaglio la stessa sopravvivenza. Il mondo della tecnologia, ad esempio, ha visto moltissime di queste parabole discendenti, prodotto lanciati sul mercato che improvvisamente trovano un’inversione di tendenza negativa, volta poi non soltanto a far tremare il mercato: in alcuni casi, va detto, si arriva anche all’estinzione del prodotto stesso.
Certo, non è quello che si pensa stia accadendo con le moto elettriche, chiariamoci, ma che dei segnali negativi stiano diventando sempre più insistente e pericolosi, questo è un dato di fatto. C’è da capire, infatti, come alcuni dati che stanno emergendo in queste ore possano diventare non soltanto campanelli di allarme ma anche dei preludi ad un blocco sul mercato delle due ruote.
Si, perché stanno arrivando sirene d’allarme sempre più importanti riguardo la vendita delle moto elettriche. Insomma, cosa sta succedendo? In Italia – secondo i dati riportati anche dal portale ‘Electricmotornews.com’ – le vendite sono crollate in maniera significativa. Il motivo non è ancora chiaro, ma c’è chi sta avanzo delle ipotesi concrete su quello che potrebbe esserci alla base di questo fenomeno negativo.
Moto elettriche, crollo di vendite e caos: cosa sta succedendo? I numeri
Parliamo di numeri. Ad ottobre ci sono state soltanto 753 unità immatricolate, con un calo del 44,30% rispetto al 2022. Cosa c’è, però, di diverso rispetto ai due periodi messi a confronto? Un aspetto che non si può assolutamente sottovalutare: gli incentivi statali. Ed è proprio su questo, infatti, che si basa tutta la chiave di lettura di molti analisti: terminati gli aiuti dello Stato, insomma, è come se il mercato si fosse improvvisamente bloccato.
Tutto questo potrebbe assolutamente avere un senso e trovare riscontri nella realtà, considerando che la coerenza di numeri, periodi di tempo e risconti in termini pragmatici, porterebbe tutto in una direzione comune e chiara. Cosa fare dunque?
Ha provato a dare una risposta anche Paolo Magri, presidente Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), commentando la situazione come riportato ancora dal portale ‘electricmotornews.com’: “Appare sempre più urgente scongelare le risorse avanzate dalla campagna 2022, pari a 5,6 milioni di euro, che consentirebbero al mercato di traguardare la fine dell’anno”, ha spiego Magri. “Si rinnova pertanto l’appello al Governo – prosegue ancora il presidente di ANCMA – di sostenere un mercato già naturalmente orientato verso gli obiettivi comunitari di sostenibilità ambientale”.