Incredibile novità sul fronte energetico, il capoluogo meneghino potrebbe aver trovare la soluzione ai problemi energetici
Il gas naturale ecologico rappresenta un pilastro fondamentale nell’architettura dell’economia futura, una risorsa inestimabile che coniuga la sostenibilità ambientale con la crescita economica. La sua importanza risiede nell’essere una fonte energetica pulita, capace di ridurre le emissioni di gas serra e di fornire un’alternativa efficiente rispetto ai combustibili fossili tradizionali. La disponibilità in quantità inesauribili di gas naturale permette di alimentare non solo le esigenze energetiche quotidiane, ma anche di supportare l’innovazione in settori cruciali come la produzione di idrogeno verde, fondamentale per la mobilità sostenibile e la creazione di materiali ecologici. Inoltre, la sua utilizzazione in processi industriali riduce l’impatto ambientale, consentendo la transizione verso una produzione più sostenibile.
L’accesso illimitato al gas naturale ecologico è una spinta formidabile per la crescita economica. La sua presenza garantita consente agli investimenti industriali e tecnologici di prosperare, generando nuovi posti di lavoro, incoraggiando l’innovazione e stimolando la competitività sul mercato globale. L’uso del gas naturale ecologico dovrebbe essere parte di un quadro energetico diversificato e sostenibile che abbracci l’interconnessione delle fonti energetiche, favorendo un futuro in cui l’economia cresce in armonia con l’ambiente. Quello che il comune di Milano ha in serbo è qualcosa di innovativo e rivoluzionario che potrebbe cambiare le sorti energetiche del Paese.
Il gruppo CAP porta in Italia il progetto Biomethaverse
Il gruppo CAP, azienda che gestisce il servizio idrico nella città metropolitana di Milano, si è aggiudicata la gara d’appalto “Horizon Europe” ottenendo un finanziamento di ben 9,7 milioni di euro dalla Commissione Europea per lo sviluppo del biometano e dell’idrogeno verde con l’obiettivo di raggiungere il più rapidamente possibile la decarbonizzazione voluta dall’Unione Europea. Il progetto ha valenza europea è porta il nome di Biomethaverse.
Il progetto si dovrà concludere nel 2027 e ha l’obiettivo di sviluppare la tecnologia per produrre biometano in Europa utilizzando l’idrogeno come elemento atto ad aumentarne l’efficienza energetica derivata dal suo utilizzo. Il programma Biomethaverse coinvolge diversi Paesi europei e prevede diversi casi studio diversificati in cinque di essi, tra cui l’Italia, la quale vedrà il gruppo CAP come il coordinatore di quello italiano, con la collaborazione del Politecnico di Milano, SIAD (Società Italiana Acetilene e Derivati) e CIC (Consorzio Italiano Compostatori).
L’obiettivo è quello di riuscire a sviluppare una tecnologia in grado di biometanazione in grado di catturare la CO2 presente nel biogas e produrre biometano sintetico grazie all’utilizzo dell’idrogeno prodotto grazie a un elettrolizzatore. Spiega CAP in una nota: “si tratta di un progetto che unisce la produzione di biometano alla produzione di idrogeno verde, sfruttando la tecnologia Power to Gas (PtG). La utility lombarda sta già testando questo tipo di processo, insieme ai suoi partner, presso il suo impianto di Bresso-Niguarda, che viene definito “una vera e propria bioraffineria all’avanguardia a livello europeo”.