Nuovo tentativo di auto con guida autonoma per un colosso statunitense che sembra aver risolto alcuni problemi.
Sono diversi attualmente gli aspetti che stanno portando sempre più aziende a svilupparsi da un punto di vista tecnologico nel mondo dei motori. Non è solo la volontà di far sì che l’elettrico diventi sempre più centrale nella mobilità, ma allo stesso si punta a creare delle automobili che siano in grado di muoversi autonomamente.
Si tratterebbe di un risultato che avrebbe del miracoloso e dello straordinario e naturalmente al momento non mancano le difficoltà. Siamo di fronte infatti a un progetto estremamente ambizioso e che non è per nulla facile da realizzare, con la Tesla che è stata la prima a dare il via a questa realtà.
Oggi però sono sempre di più coloro che stanno sviluppando questo aspetto tecnologico, soprattutto negli Stati Uniti. Il fatto di poter creare delle vetture in grado di muoversi in totale autonomia farebbe in modo tale che il numero di incidenti diminuisse in modo sensibile, visto che i dati dicono che il 90% dei danni automobilistici deriva da errori di distrazione umana.
Una delle aziende che sta cercando di imporsi sul mercato proprio grazie alla produzione di automobili in grado di muoversi in totale autonomia è la Cruise. Il colosso a stelle e strisce ha vissuto un duro colpo di recente, con lo Stato della California che aveva bloccato le sperimentazioni per queste auto. Qualcosa però sta cambiando e dopo una serie di problematiche sta tornando il sereno.
Tutto sembrava prossimo alla conclusione per Cruise quando sono state annunciate le dimissioni del CEO Kyle Vogt. Sembrava dunque essere la fine di questa neonata azienda che cercava di rinnovare il mondo della guida autonoma, con i problemi in California che erano nati dopo che il 2 ottobre un robotaxi ha causato l’incidente contro una bambina a San Francisco.
Addirittura tre sindacati come il Transport Workers Union of America, la United Auto Workers e la International Brotherhood of Teamster ha esortato apertamente la NHTSA, ovvero la National Highway Traffic Safety Administration, a controllare approfonditamente la reale sicurezza attorno a questi modelli. Dopo i primi problemi a quanto pare sembra essere giunto un segnale positivo.
Infatti sembra che i nuovi sistemi di sicurezza siano diventati sempre più all’avanguardia e anche i bambini saranno riconosciuti dall’automobile. Il fatto che sia morta una piccola innocente di fronte a questi robotaxi non ha di certo aiutato la crescita e la popolarità di queste automobili con guida autonoma, ma questo non significa che debbano essere cancellate dalla storia.
Si dovrà comunque al momento ridare un lustro all’azienda, con l’addio del fondatore Vogt che rimane un duro colpo da digerire. La Cruise è comunque una delle società che punta maggiormente a un mondo elettrico e a impatto zero, con i suoi mezzi che sono altamente ecologici. Lo sviluppo tecnologico è solo all’inizio, ma ci sarà ancora modo di poter tornare competitivi.
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