Perchè buttarli quanto potresti riciclarli? Questo componente della tua automobile può diventare il tuo migliore alleato, anche quando si rovina.
Se la transizione ecologica passa sicuramente attraverso il cambiamento delle automobili – sempre più orientate verso l’elettrico e le energie rinnovabili in generale – va anche detto che c’è un altro grande alleato, nella lotta dell’umanità contro l’inquinamento. Parliamo del riciclare i prodotti arrivati alla fine del loro ciclo vitale.
L’assemblaggio di batterie per le automobili elettriche rischia di diventare un bel problema, un processo con un enorme impatto ecologico sul pianeta che vanificherebbe di fatto ciò di buono che questo tipo di componenti fanno per l’industria automobilistica. Se lo scopo è inquinare meno, aprire fabbriche su fabbriche che consumano ed inquinano come aiuta il nostro pianeta?
Una domanda che si sono posti moltissimi esperti e scienziati, in cerca di soluzioni valide per questo problema. Un esempio potrebbe essere imparare ad amministrare meglio le risorse che abbiamo, cercando di riciclare il più possibile. Il riciclo delle batterie è già una pratica diffusa, ma non è l’unica su cui possiamo contare. Infatti, le batterie stesse possono essere costruite partendo da componenti che non usiamo più.
Da pneumatico a batteria!
Secondo gli scienziati e in particolare quelli cileni della start app T-Phile sarebbe possibile assemblare batterie perfettamente funzionanti a partire dai componenti di scarto delle nostre automobili, nello specifico, un componente che viene cambiato molto spesso. Si tratta del banale “pneumatico” che cambiamo ogni qual volta che prendiamo una buca o finiamo su un oggetto contundente.
Tutto starebbe nel processo della pirolisi, ossia una tecnica con cui gli pneumatici vengono sottoposti a temperature elevatissime generando principalmente tre elementi molto utili, olio di pirolisi, acciaio e nerofumo. L’ultimo di questi è ottimo per recuperare della grafite, pronta per essere impiegata nella costruzione di batterie nuove di zecca, per la gioia delle case produttrici che si trovano quindi di fronte ad un sistema efficiente per generare nuove batterie da pezzi di ricambio.
Ora, la start app è ancora alle fasi di sviluppo ma l’idea è potente e potrebbe cambiare il modo in cui vengono costruite le automobili elettriche. Riciclare anche l’ultimo e meno importante componente di un’automobile potrebbe essere la soluzione che gli esperti cercavano per risolvere il problema dell’inquinamento. Speriamo che questo piano ambizioso abbia seguito.