Richiamo per un modello molto popolare di Tesla, i clienti non saranno affatto contenti: ecco cosa sta succedendo e come il marchio intende intervenire.
I problemi sembrano non finire mai per Tesla, creazione di Elon Musk e Martin Eberhard – ormai ritiratosi dal progetto comunque – che è sempre al centro delle attenzioni di media e stampa ma non sempre in positivo. La casa americana ha un bel problema da gestire, solo l’ennesimo di una lunga serie avvenuti in questi ultimi anni molto “vivaci”, se così vogliamo definirli.
Prima ci sono state le polemiche sulla sicurezza, con qualche “burlone” che ha anche aperto un sito chiamato Tesla Fire dove conta quante auto hanno avuto problemi di incendio spontaneo. Poi, le critiche sulla sicurezza dell’autopilot e adesso anche i ritardi nella consegna di modelli quali il Semi, la Model 2 e il Cybetruck. Ma non è finita.
Un altro bel problema della casa? I richiami per i modelli come ad esempio il maxi richiamo avvenuto in Cina lo scorso anno che ha visto un milione di unità del marchio tornare in assistenza per alcuni difetti da risolvere. Sembra stia succedendo di nuovo, anche se il motivo potrebbe essere perfino più serio di quanto si immaginava…
Tesla alle strette
La situazione è la seguente: in seguito ad un’analisi della società americana NHTSA che vigila sulla sicurezza nel traffico dell’enorme paese, Tesla è stata spinta a richiamare una cifra enorme di vetture di tutti i modelli, superiore al milione di esemplari, per quello che in fin dei conti è un controllo rapido e di routine ma che, se non eseguito, potrebbe portare a gravissime conseguenze…
Le vetture hanno infatti bisogno di un controllo al software che permette il funzionamento dell’autopilot, un sistema delicato quanto innovativo che consente alle vetture di guidarsi praticamente da sole. Al centro del controllo, il sistema di Autosteer ossia quello che impedisce al guidatore una brusca sterzata in caso il pilota automatico sia in controllo dell’auto.
L’aggiornamento verrà svolto su almeno due milioni di esemplari e accadrà tutto in fretta. La casa infatti promette di intervenire in questo senso entro febbraio, data in cui il richiamo negli Stati Uniti avrà effettivamente inizio. Sarà un lavoro molto importante ma trattandosi di un aggiornamento non dovrebbe costare troppo denaro al brand, già alle prese con molti problemi, come abbiamo visto.