In casa Ford la situazione si sta facendo sempre più complicata, con l’azienda che è destinata a dare il via a una serie di tagli.
Si sta cercando di fare in modo che il mondo possa essere quanto più ecologico possibile. Il progetto sembra essere vincente, ma il problema è che per ora la qualità delle vetture a impatto zero continua a spaventare e non poco i clienti, con alcuni aspetti che stanno limitando la vendita.
Lo sta denotando chiaramente anche la Ford, con il colosso statunitense che si trova in una situazione davvero al limite. La voglia di rinnovare la gamma e produrre una serie di vetture a impatto zero è sicuramente molto ammirevole, soprattutto provando a dare vita anche a una serie di veicoli di dimensioni imponenti.
Lo si vede per esempio con alcuni pick-up, in assoluto le automobili maggiormente apprezzate in territorio americano. Il fatto di produrle in modalità elettrica è sicuramente un grande obiettivo, con la F150 Lightning che è una delle vetture che sta dividendo l’opinione pubblica, tra coloro che la adorano e chi invece non la ritiene ancora adatta per grandi progetti.
Al suo interno la Ford ha deciso di installare due differenti tipologie di batterie. Da un lato sarà possibile utilizzar una da 98 kWh, ma sarà dato modo ai clienti di installare anche una versione più potente da 131 kWh. Nella sua variante più prestazionale può toccare un’autonomia massima di ben 510 km, ma i dati riguardo alle vendite sono tutt’altro che favorevoli al colosso statunitense.
Ford F150 Lightning: tagli nella produzione
Il fatto di produrre in questo periodo auto elettriche in grande quantità sta comportando una serie di investimenti da parte delle aziende che per il momento non riescono a vedere il tanto atteso ritorno economico. La Ford infatti, dopo un anno con risultati estremamente altalenanti, ha preso una decisione netta.
In questi ultimi mesi la Ford ha stanziato una perdita economica di ben 36 mila Euro per ogni vettura a impatto zero prodotta, motivo per il quale ha deciso che è giunto il momento di contenere i costi. La F150 Lightning subirà una forte e sensibile riduzione delle vendite, tanto da passare da 3200 unità alla settimana a sole 1600, ovvero la metà.
La Ford aveva probabilmente compiuto il classico passo più lungo della gamba, calcolando infatti come avesse aumentato la produzione di queste vetture, aggiungendo anche un terzo turno di lavoro in fabbrica. Certo, le vendite hanno visto una crescita del 54% rispetto al 2022, ma il totale di 20.365 auto elettriche vendute è altamente al di sotto di quanto era stato preventivato.
Al momento vi è un ritardo delle spese pianificate per la produzione di auto elettriche di ben 12 miliardi di Dollari, ovvero poco meno di 11 miliardi di Euro. La Ford se vuole cercare di limitare i danni deve per prima cosa limitare la produzione, anche se questo rischia di portare al licenziamento di molte persone. La situazione è la medesima anche in Volkswagen e in Stellantis, con molti posti di lavoro che al momento non sono al sicuro.