Novità importanti nella mobilità italiana, con una nuova bici che ha il motore ad idrogeno. Balzo tecnologico importantissimo.
Il più grande obiettivo al giorno d’oggi per poter rinnovare in modo sensibile la mobilità a livello internazionale è quello di dare vita a dei mezzi che possano essere a impatto zero. Nessuno mette in discussione il fatto che l’ambiente abbia bisogno di aiuto, ecco dunque come mai stanno nascendo una serie di straordinarie novità.
Non è sufficiente infatti dare vita solo ad auto e a moto elettriche, ma si deve fare in modo che i clienti di tutto il mondo abbiano modo di poter avere quanta più scelta possibile. Ecco dunque come mai stanno nascendo con sempre maggiore frequenza anche dei monopattini e soprattutto delle e-Bike.
Queste sono i mezzi maggiormente richiesti e popolari nell’ambito elettrico, in quanto continuano a dimostrare come queste due ruote siano in grado di mantenere il proprio stile ecologico e allo stesso tempo garantiscono un aiuto allo sforzo muscolare. L’idrogeno al momento è una bellissima novità che punta a dare la possibilità alle grandi aziende di avere un’alternativa rispetto al solo elettrico.
Proprio questo è uno dei principali aspetti che si deve tenere in considerazione nel mondo dei motori e dello sviluppo ecologico. Ora però in Italia e non solo si sta cercando di arrivare a un nuovo eccezionale traguardo, ovvero la progettazione di quella che si può ribattezzare come la H-Bike, ovvero un modello che avrà modo di aiutare nella pedalata il ciclista, ma non con l’elettricità, bensì con l’idrogeno.
Si sa che l’Italia è una nazione che vive per i motori, ma se c’è una zona che si mette in evidenza in modo particolare per l’amore attorno a questa produzione è sicuramente l’Emilia. In questo lembo di terra sono nati dei marchi leggendari, come la Ferrari, la Lamborghini, la Maserati o la Ducati.
Non sono i soli, tato è vero che ora è tempo in quel di Reggio Emilia di valutare anche una possibile grande novità sul mercato, ovvero la produzione di una bicicletta completamente a idrogeno. Una scelta che dovrebbe essere completata entro il 2026, anno in cui la società FIAB Tuttinbici, in collaborazione con l’Università di Modena e di Reggio Emilia, darà vita a questo straordinario prototipo.
Si tratta di un progetto che da tempo stuzzica la fantasia delle grandi aziende, basti pensare infatti come già nel 2018 nacque la prima bicicletta a idrogeno, con quest’ultima che era la H2 Bike della Linde e Siemens, realtà tedesche. In Italia si ebbe modo di lanciare l’anno seguente un prototipo a idrogeno, con la H2FC che progettò un modello similare.
Oggi le bici a idrogeno che sono presenti sul mercato sono la Alpha Neo della ditta Pragma Mobility e la Y800 della YouOn. Ora però sarà direttamente il Comune di Reggio Emilia a dare una mano in questa straordinaria innovazione, con l’accordo che sarà triennale, permettendo così di avere i finanziamenti e le strutture per lavorare a questa sensazionale novità.
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