La stangata che gli USA hanno dato alle auto elettriche cinesi è paragonabile a quella dell’Europa. Una lotta senza fine
Sin da quando la transizione ecologica è divenuta necessaria per poter proteggere i cittadini del mondo dalle malattie causate dallo smog e dagli effetti dei cambiamenti climatici, la lotta alle aziende automobilistiche asiatiche è sempre stata all’ordine del giorno. Questo atteggiamento è dovuto, in special modo, al fatto che tali aziende sono da sempre più all’avanguardia nel settore delle auto elettriche, ponendo Europa e Usa in difficoltà di fronte a ciò.
La reazione da parte delle istituzioni internazionali occidentali, quindi, non si è fatta attendere, impaurite della possibilità che le aziende asiatiche potessero avere a meglio nei loro mercati. In special modo, a essere invise sono state spesso quelle cinesi, sempre più allettanti per gli acquirenti per via del loro alto rapporto qualità-prezzo.
Ad esser messe sotto torchio dagli Usa sono anche tutte quelle aziende automobilistiche locali che si affidano a dei componenti cinesi, così da poter favorire la vendita di componenti occidentali. L’amministrazione a guida Biden ha fatto di tutto per poter far sì che ciò accada, tentando di utilizzare delle normative in difesa delle industrie domestiche.
Sia le vetture elettriche con batterie che si affidano a componenti cinesi, che i veicoli elettrici provenienti dalla Cina, dovranno far fronte a una dinamica che fin’ora non si era presentata. In particolar modo, l’amministrazione di Biden ha deciso di non far accedere alle aziende che propinano i suddetti articoli agli sgravi fiscali offerti da parte degli Stati Uniti per le altre imprese.
Ma non finisce qui, anche perché i veicoli elettrici prodotti in Cina o da società che abbiano legami del tipo significativi con il governo di Pechino, non potranno qualificarsi per poter ricevere gli incentivi facenti parte dell’Inflation Reduction Act. “Con questa linea ci stiamo assicurando che il futuro del settore elettrico automobilistico sia made in America”, ha affermato John Podesta, ovvero il consigliere di Biden delegato all’energia pulita.
Anche l’Europa ha più volte minacciato dei provvedimenti di questo tipo, in special modo concentrandosi su maggiori dazi per tutte le vetture elettriche importate dalla Cina. Una vera e propria guerra al mercato di Pechino, posto sotto massima osservazione per poter trovare in esso dei difetti.
Proprio com’è avvenuto nel caso in cui uno studio effettuato da parte della Commissione Europea ha evidenziato delle sovvenzioni statali cinesi adibite all’esportazione delle auto elettriche, in pratica una situazione che viola il regolamento dell’Unione Europea.
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