La mobilità sostenibile deve passare necessariamente per l’auto elettrica, ma un progettista noto in tutto il mondo la demolisce
C’è una rivoluzione silenziosa, ma nemmeno troppo, che aspetta gli automobilisti italiani, da qui ai prossimi sette anni. Perché il 2030 è una data chiave per capire come andrà il mercato delle auto elettriche in Europa anche se un famoso progettista le ha già stroncate.
I numeri attuali parlano comunque chiaro e sono aggiornati al 30 novembre 2023. Le auto elettriche al 100 per cento che circolano in Italia al 30 novembre 2023 sono 217.422. In particolare le immatricolazioni delle full electric nei primi undici mesi dell’anno sono pari a 59.478 unità, con un aumento del 33,59% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Merito anche degli incentivi statali, studiati come stimolo per il cliente. Nel 2023 il governo aveva previsto un bonus per l’acquisto di veicoli nuovi con classe non inferiore alla Euro 6 ed emissioni tra 0 e 20 g/km cioé le vetture meno inquinanti assieme alle auto elettriche.
Tutto ricomincerà già dal 2 gennaio 2024, ricalcando gli stanziamenti già previsti dal Governo Draghi e rinnovati dal Governo Meloni. In particolare per il nuovo anno è prevista una somma complessiva di 570 milioni di euro.
A quanto ammonta il contributo previsto per ogni singolo acquisto? Da 0-20 g/km saranno 3 mila euro senza rottamazione e 5 mila con rottamazione. Da 21-60 g/km invece 2 mila euro senza rottamazione e 4 mila con rottamazione. Infine da 61-135 g/km avremo 0 euro senza rottamazione e 2 mila con rottamazione. I prezzi per le auto a spina saranno sempre 35 mila euro che diventano 42.700 Iva compresa.
Non tutte le grandi Case però sono orientate alla produzione di auto elettriche, nonostante l’Unione Europea voglia vietare tutte le altre motorizzazioni dal 2035. Il partito di quelli che non credono ai vantaggi della mobilità senza carburanti cresce e ogni tanto tira fuori anche pareri eccellenti per supportare le sue tesi.
Come quello di Adrian Newey, l’ingegnere britannico che ha disegnato tutte le Red Bull vincenti dell’era moderna in Formula 1. Non a caso qualche anno fa la Ferrari per tentarlo gli aveva promesso un cambiamento di vita importante. Una villa a Montecarlo, voli diretti verso Maranello in continuazione ma soprattutto la realizzazione di un suo sogno, la possibilità di progettare e far costruire un modello stradale di hypercar.
A quel punto Dietrich Mateschitz, fondatore della Red Bull che è morto lo scorso anno, rilanciò l’offerta e lo convinse a restare, promettendogli che lo avrebbe accontentato in tutto. Non a caso nel 2021 è nata anche la Aston Martin Valkyrie, progettata dall’ingegnere inglese e dal designer dell’Aston Martin, Marek Reichman.
Oggi Newey è ancora impegnato nel mondo della F1, ma al sito specializzato Motorsport Magazin ha confessato i suoi dubbi sull’elettrico. Ha sopiegato che secondo lui c’è ancora molta disinformazione sull’argomento, ma il pubblico si sta rendendo conto di una cosa.
“Il peso del carbonio della produzione di un veicolo elettrico è molto più grande di quella di un veicolo a benzina. L’ipotesi che l’elettricità prodotta dall’energia eolica o solare sia priva di emissioni non è corretta”, ha spiegato. E sono molti a pensarla come lui.
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