La Tesla è uno dei principali colossi dell’industria automobilistica, ma ci sono dei problemi che stanno mettendo in ansia l’azienda.
Se c’è un’azienda che nel corso degli anni ha dimostrato di poter dare vita a delle automobili di straordinaria bellezza, oltre che di grande attenzione verso l’ambiente, quella è la Tesla. La voglia di produrre delle berline di altissimo livello, capaci di generare delle prestazioni degne delle auto sportive, ha reso questo marchio a impatto zero sempre più popolare in giro per il mondo.
Uno degli aspetti che però sta limitando la Tesla nella propria vendita in tutto il mondo è il fatto che in questi anni sta “esagerando” con gli sviluppi tecnologici. I cambiamenti sono sempre ben accetti, il problema è che molto spesso necessitano di tempo per poter fare in modo che vengano pienamente recepiti dai clienti.
Lo si vede dal fatto che al momento sono molti i problemi di affidabilità di queste automobili, con la Tesla che nelle valutazioni di J.D. Power si trova sempre nelle ultime posizioni. La Model 3 per esempio è una delle vetture che presenta i maggiori problemi nei primi tre anni dall’acquisto.
Sono questi gli aspetti che devono essere perfezionati per poter fare in modo che la Tesla diventi sempre più importante a livello mondiale. Ora infatti ci sono altre difficoltà da dover affrontare, con la casa americana che infatti ha presentato un ulteriore limite che non sta di certo facendo felici i propri clienti che si sono lamentati e non poco per questo ulteriore problema.
Tesla, gli aggiornamenti non funzionano: cosa succede ai software?
Uno dei problemi che nessuna casa automobilistica vorrebbe mai affrontare è quella legata ai richiami, con la Tesla che purtroppo conosce molto da vicino questo limite negli ultimi anni. Di recente infatti è stata coinvolta ancora una volta in un grave problema che è stato riscontrato dalla NHTSA, ovvero la National Highway Traffic Safety Administration.
La motivazione è legata al fatto che le Tesla, in seguito a una serie di investigazioni e controlli che sono partiti dall’agosto 2021, non avrebbe presentato un sistema di guida autonoma pienamente sicuro. I controlli hanno evidenziato infatti come il sistema Beta, il nuovo software presente nelle Tesla non si rifaccia a un possibile uso improprio.
Dunque nella metà di dicembre del 2023 è iniziato il maxi richiamo di ben 2 milioni di Tesla, con l’aggiornamento del software 2023.44.30 che non ha dato i risultati sperati. Si tratterebbe infatti di un cambiamento avvenuto con eccessiva fretta e dunque è necessario per la casa americana rivedere da vicino tutti questi modelli per dare ai clienti un’auto finalmente in perfette condizioni per una guida sicura.
Il problema è che sembra che la Tesla non solo abbia messo alle corde i propri clienti con questo difetto di produzione, ma sembra intenzionata anche a obbligare a effettuare il cambio tramite un pagamento del proprietario dell’auto. In questi casi è sempre la casa di produzione a farsi carico della soluzione, con la Tesla che non ne sta uscendo nel migliore dei modi da questa situazione.