Coloro che posseggono un’auto elettrica di questo marchio dovranno fare attenzione, poiché spunta una tassa qualora venga… occupato lo spazio.
Chi sceglie di muoversi usando una vettura elettrica compie un passo nel futuro e un altro in favore dell’ambiente. Tuttavia non potrà ignorare alcune necessità e altrettante regole, che dettano il corretto utilizzo di un’automobile che si alimenta con un motore a batteria, il quale richiede quindi una ricarica ogni tot di km percorsi.
Nello specifico caso delle Tesla, che rappresentano il fiore all’occhiello del settore, negli Stati Uniti si sta diffondendo ancor di più la rete Supercharger. D’altronde con l’aumentare di coloro che optano per l’auto elettrica, c’è bisogno di espandere anche i punti di sosta per la ricarica ad alta velocità. Questa torna utile soprattutto quando si pianifica un lungo viaggio e si vogliono evitare ulteriori estenuanti soste.
Le stazioni Tesla Supercharger si sono rese famose perché consentono, ricaricando la vettura per 15-25 minuti, di percorrere circa 320 km in autonomia. Una grandissima agevolazione per gli utenti e per i potenziali tali. Più motivati così ad optare per le auto green. Tuttavia, Tesla guarda sempre più lontano e ha già studiato un antidoto al sovraffollamento di queste determinate stazioni di servizio per evitare lamentele e al contempo problemi.
Per gestire il flusso di utenti presso le stazioni Supercharger sono stati introdotti i Magic Dock – adattatori CCS-to-NACS – che consentiranno ai possessori di auto elettriche di Ford, General Motors, Lucid Motors e altri brand di ricaricare in oltre 12.000 luoghi diversi. Ciò a cominciare dalla primavera 2024. Oltre questo Tesla ha subito provveduto anche con una rinnovata politica di tariffazione, chiamata ‘congestionatevi fees’ in alcune stazioni. L’ha comunicato attraverso l’app.
L’intenzione è ridurre i tempi di attesa, quindi ci sarà una tariffa-tassa di 1 dollaro al minuto, applicata quando una stazione è occupata e la batteria del veicolo ha raggiunto o superato il 90% di carica. Giunti al 90%, arriverà un avviso sull’app. Da quel momento bisognerà lasciare il posto al successivo cliente, avendo a disposizione cinque minuti di tempo a partire dalla ricezione della notifica. Altrimenti scatta la tassa. È il tentativo di incoraggiare i conducenti a ricaricare solo quanto necessario e non sempre il 100% per rendere le Supercharger disponibili a tutti coloro che ne avranno bisogno e ridurre le file. Ancora non sono state indicate le stazioni sottoposte a tale provvedimento né quindi le località. Si attendono novità.
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