Le auto elettriche stanno cercando di imporsi sempre di più sul mercato, ma una brutta tegola si è abbattuta sul capo di un colosso cinese.
Per fare in modo che il mondo possa essere sempre più ecologico e attento alle esigenze dell’ambiente, è necessario che tutte le aziende automobilistiche facciano la propria parte. Non è più concepibile una mobilità che possa essere legata al giorno d’oggi solo a benzina e gasolio, con le vetture a impatto zero che sono il futuro.
Da questo punto di vista è evidente come la Cina sia ormai una delle principali potenze in questo settore, con l’intento della nazione asiatica che è quello di ampliare sempre di più i propri orizzonti. Lo si vede per esempio con il Gruppo Chery, che è prossimo alla creazione di due nuovi stabilimenti in Europa.
Oltre a esso non si può di certo dimenticare nemmeno la BYD, che ormai è diventata leader in questo settore, mettendo sempre di più in crisi la Tesla. La società americana infatti ha perso l’accordo con la Sixt, tra le più note agenzie di noleggio auto in tutta la Germania, in favore della casa cinese, diventata sempre più popolare grazie anche ai suoi oltre 13 mila brevetti depositati.
Non tutto però funziona per il verso giusto nemmeno nelle aziende cinesi, infatti uno scandalo ha colpito l’assetto di una delle più importanti industrie. Già nel 2021 la Evergrande New Energy Vehicle è stata dichiarata fallita, un duro colpo per quella che era una delle aziende di punta nel mercato elettrico e ora per il suo direttore esecutivo ci sono nuovi problemi in vista.
Arresto per Liu Yongzhuo: cosa è successo?
Grave notizia nel mondo dell’imprenditoria cinese. Sky Tg 24 riporta la notizia dell’arresto di Liu Yongzhuo. Quest’ultimo è accusato di aver commesso una serie di reati, anche se per il momento la società ha preferito non spiegare di preciso quali possano essere, come si evince dalla nota inviata alla Borsa di Hong Kong.
L’arresto di Yongzhuo ha comportato non pochi problemi a titolo che ha subito un inevitabile blocco fino a quando non ci saranno delle informazioni più dettagliate sull’accaduto. Questo evento era già accaduto tra l’aprile del 2022 e il luglio del 2023, periodo in cui la società non aveva pubblicato i conti dell’azienda.
Non si tratta inoltre del primo problema giudiziario per la Evergrande, infatti già a settembre 2023 non vi erano buone notizie. Allora si trattava del Presidente e fondatore della società Xu Jianyin, che era stato sottoposto a delle misure restrittive in quanto era stato accusato di aver violato delle Leggi in Cina.
La Evergrande nel 2019 parlava di voler diventare la principale aziende produttrice di auto elettriche, ma a distanza di soli 5 anni lo scenari è molto diverso. Il gruppo sembra abbia un debito di 330 miliardi di Dollari, poco più di 300 miliardi di Euro, cifre che difficilmente porteranno a un miglioramento della situazione per un Gruppo che doveva rivoluzionario il mondo della mobilità.