I primi test di questo tanto atteso modello di Tesla non sembrano mantenere le promesse. Ecco i risultati inaspettati su autostrada.
Ormai da anni la Tesla è l’esempio vivente dell’automobilismo moderno a servizio dell’ecosistema e della sostenibilità ambientale. Negli USA infatti il colosso di proprietà del tanto discusso imprenditore Elon Musk, vanta moltissimi clienti affezionati e già ha messo una propria traccia indelebile sul mercato.
I modelli Tesla si differenziano per un design avveniristico, quasi robotico, molto diverso da berline o Suv già pre-esistenti sul mercato occidentale. Inoltre queste auto elettriche vantano una potenza di motore davvero superlativa, tanto da essere considerate dei bolidi di ultima generazione.
Uno dei modelli più attesi del marchio nordamericano è la Tesla Cybertruck, pick-up a 4 porte a propulsione elettrica dotato di batteria agli ioni di litio ricaricabile, mandato in produzione dalla fine del 2023. Peccato però che gli ultimi test effettuati su lunghe distanze abbiano già scovato una prima falla da correggere.
La Tesla Cybertruck delude per l’autonomia su autostrada: serve una seconda batteria
Nei giorni scorsi è andata in scena la presentazione ufficiale di Tesla Cybertruck, evento che avrebbe dovuto sconvolgere il pubblico e immettere sul mercato una delle auto più futuristiche esistenti. Ma non è mancato un accenno di delusione, legato all’autonomia su lunghe distanze.
Inizialmente si era vociferato di un’autonomia di percorrenza, per la batteria a litio, di ben 750 km con una sola ricarica. Numeri stellari che avevano fatto sognare un po’ tutti, ma in realtà i test su autostrada hanno dimostrato che la realtà dei fatti è ben diversa.
Raggiungere questa autonomia di percorso sarà possibile solo installando una batteria aggiuntiva, da far apporre nel cassone di carico, e per il momento non ancora disponibile per l’acquisto. I primi che hanno già pre-ordinato la Cybertruck dovranno accontentarsi di un’autonomia di 320 miglia, 515 km, che però è solo il dato EPA di omologazione.
Infatti va ricordato che più si aumenta la velocità di marcia della Tesla formato pick-up, più diminuisce l’autonomia generale. I test effettuati hanno visto l’auto percorrere in autostrada alla velocità massima di 113 km/h, fino al completo scaricamento della batteria. In questo caso l’autonomia è scesa a quasi 410 km, un dato nettamente inferiore a quello standard analizzato precedentemente.
Cresce dunque il dubbio e la delusione per chi sperava che Tesla Cybertruck potesse diventare il nuovo leader in fatto di autonomia a lunga percorrenza, visto che fattori di mobilità e anche atmosferici (più fa freddo e più la batteria si esaurisce) rischiano di comprometterne le prestazioni.